La cessione del pacchetto di maggioranza dell’ACR Messina a una cordata calabrese sembrava essere sfumata nel primo pomeriggio, quando il presidente Natale Stracuzzi aveva annunciato alla controparte l’ennesimo dietrofront. Ma dopo la missione oltre Stretto del vice-presidente Pietro Gugliotta e del socio Giovanni Di Bartolo è arrivata la fumata bianca. Almeno quella propedeutica alle firme.
Da Giuseppe Marcianò e Pasquale Gerace, questi i nomi di due dei componenti del gruppo che costituirà la “new co”, è arrivato il definitivo ok all’operazione. Accolte le richieste del massimo dirigente peloritano. Gli acquirenti hanno potuto infatti visionare una versione riveduta e corretta del bilancio societario, aggiornato alla fine di gennaio.
Già fissato l’appuntamento presso lo studio di Gugliotta, per le ore 15 di lunedì. Convocati per l’occasione Stracuzzi e l’altro vice-presidente Piero Oliveri, che in quella sede otterranno anche le liberatorie degli altri soci, richieste espressamente dal massimo dirigente. “Marcianò e Gerace hanno analizzato la contabilità e l’hanno giudicata soddisfacente. L’appuntamento è fissato per lunedì pomeriggio. Non c’è più tempo, non si può prorogare oltre per non pregiudicare anche il mercato e il futuro stesso del club”, ha sottolineato Di Bartolo alla nostra testata.
Entro martedì va presentata infatti anche la nuova fideiussione, per scongiurare una penalizzazione di uno o due punti. Stracuzzi, che lunedì avrebbe dovuto recarsi a Milano con il direttore generale Enrico Ceniccola, è stato invece convocato presso lo studio di Gugliotta, per porre fine a una lunga querelle. Dopo i colpi di scena dell’ultimo mese, la tifoseria confida nella definitiva risoluzione di una lunga telenovela che ha visto coinvolti in precedenza anche Franco Proto ed Angelo Massone. Sarà la volta buona?