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Tonfo Igea a Sersale, capolavoro Leonzio: è primato. Pari tra Cavese e Rende

Cambio della guardia in vetta al campionato di Serie D. Dopo dieci turni consecutivi l’Igea Virtus (complice una gara in meno) perde il primato appannaggio della Sicula Leonzio, in un turno che rompe gli equilibri in classifica e riapre a più formazioni la corsa per la Lega Pro. Se è quindi la sconfitta della formazione di mister Raffaele a rimettere tutto in discussione, la neo capolista beneficia in pieno dall’ennesimo pari raccolto dalla Cavese, che si fa acciuffare dal Rende e rinvia ancora il balzo in vetta.

Igea Virtus
L’Igea Virtus subisce il sorpasso della Sicula Leonzio in testa

E quanto all’Igea, la seconda sconfitta consecutiva e la terza del torneo arriva dove meno ce lo si sarebbe aspettato. I giallorossi cadono stavolta a Sersale, sul caratteristico campo in terra battuta dei padroni di casa “rigenerati” da un punto di vista tecnico nell’ultima settimana. Sono anche i calabresi – per l’appunto – a rimettersi in pari con la legge dei grandi numeri: l’1-0 siglato da Sgueglia dopo appena 5′, che ha stanato “nel sonno” gli ospiti, segna infatti la prima vittoria in campionato per la matricola catanzarese, guadagnata dopo ben venti turni ed utile a proiettarla a quota 8 punti in classifica, a -5 dalla penultima Castrovillari ma con una gara in meno. I barcellonesi possono comunque giocare il jolly questo mercoledì, quando al “D’Alcontres” riceveranno il Gladiator – nel recupero della gara saltata domenica scorsa – ed in caso di vittoria salirebbero a quota 44 spodestando dopo appena quattro giorni la Leonzio. 
I bianconeri di Ciccio Cozza hanno intanto brindato alla sesta vittoria consecutiva, espugnando Gragnano col risultato di 3-0. Decisiva la doppietta di capitan Giovanni Ricciardo con in mezzo il gol di Andrea D’Amico, ex  di Milazzo e Catania appena di rientro da un infortunio. Rimonta che è dunque completa per i lentinesi, a nove lunghezze dalla vetta nel mese di dicembre ed oggi alla loro prima giornata di leadership in stagione senza che “Lega Pro” sia davvero un tabù.

La Sicula Leonzio accarezza da settimane l’idea di tornare tra i professionisti

A fare il paio con la sconfitta dell’Igea è così il pari tra Cavese e Rende, che si annullano al “Lamberti” e pur raggiungendo i giallorossi perdono l’occasione di piombare in vetta. Il pari scotta soprattutto per i padroni di casa, che al terzo pareggio di fila dopo il successo sulla formazione di Raffaele si lasciano sfuggire il primato da sotto le mani così come due settimane fa, nella gara recuperata a Palmi. Stavolta i metelliani passano per due volte in vantaggio con Gabrielloni e Celiento, ma Actis Goretta risponde colpo su colpo per i biancorossi e li trascina al secondo posto.
Tutti gli incroci favoriscono pertanto il Gela, che unico a vincere tra le prime cinque – oltre la Leonzio – sale a 37 punti, a -6 dai bianconeri e con una gara da recuperare. Il gol che trascina la squadra di Pietro Infantino lo sigla Maiko Candiano, che a Santa Maria Capua Vetere mette la firma su tre punti pesanti come non mai e butta nella parte destra della classifica il Gladiator.

ACR Messina
Con Nello Di Costanzo in panchina la Frattese è tornata a vincere

In rampa di lancio c’è anche la Turris, a quota 34 ed a tre lunghezze dalla zona playoff dopo la vittoria di misura in casa del Castrovillari, mentre avanzano Palmese (33), Pomigliano (32) e Frattese (30). Se i nerostellati di Nello Di Costanzo, nell’unico anticipo hanno liquidato la Sancataldese con un netto 4-0, i calabresi vincono col gol di Bonadio a Sarno ed i granata campani godono di un turno di riposo, guadagnando tre punti nella giornata in cui avrebbero dovuto affrontare il Due Torri che escluso dal campionato cerca di evitare la radiazione.
Nel confronto in zona playout, infine, l’Aversa Normanna acciuffa sul 2-2 il Roccella in vantaggio di due gol. Mercoledì la scena è quindi tutta per Igea Virtus-Gladiator Sersale-Gela. Domenica Turris-Cavese sa  invece di esame di maturità per i metelliani in ottica promozione. Da adesso, però, sono addirittura in cinque a sedere al tavolo delle grandi del girone.



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