La FIP ha accettato con dilazione la richiesta della LNP di aumentare a due le promozioni in serie A. Il consiglio federale svoltosi a Roma ha ratificato la decisione di raddoppiare l’interscambio tra il campionato professionistico e il primo campionato dilettantistico, fissando come termine ultimo per l’entrata in vigore la stagione 2019-20, l’ultima del quadriennio olimpico appena inaugurato. Il presidente Gianni Petrucci ha convocato per mercoledì Egidio Bianchi e Pietro Basciano, suoi pari alla guida di Lega Basket e LNP, per cercare di stabilire un percorso congiunto nell’ambito delle prossime due o tre stagioni sportive. Toccherà invece alla Lega Basket, al limite anche attraverso una decisione a maggioranza tra i club, stabilire se mantenere l’attuale format a 16 squadre con due retrocessioni, oppure ritornare alle 18 squadre – con una stagione da 3 promozioni e una retrocessione per aumentare i club prima della messa a regime della riforma – come accaduto dal 2002-03 al 2007-08. Il presidente FIP relazionerà i consiglieri sull’esito dell’incontro in occasione della prossima assemblea fissata per il 10 febbraio. Rinviato invece il tema relativo all’eleggibilità dei giocatori che sarà discussa insieme alla GIBA, ferma restando la volontà della FIP di non prendere in considerazione proposte diverse da quelle che prevederanno un minimo del 50 per cento di giocatori italiani a referto: sembra dunque inevitabile il passaggio al doppio binario 6+6 o 5+5 con stranieri liberi, rispetto all’attuale 3+4+5 che verrà abbandonato alla scadenza del 30 giugno dell’attuale convenzione FIP-Lega Basket.
E’ stato inoltre fissato il limite minimo di 5000 posti per disputare i playoff di serie A a partire dal 2017-18: il consiglio federale ha prodotto una delibera di intendimenti che sarà però formalizzata per la prossima stagione sportiva. Al momento attuale soltanto 7 club su 16 della serie A 2016-17 sono a regola con la norma in via di approvazione, anche se Brescia dovrebbe approdare a metà della prossima stagione nel nuovo EIB da 5100 posti e Trento avrebbe la disponibilità del Comune per l’adeguamento del suo impianto. L’altra richiesta sarebbe quella relativa all’aria condizionata: solo Milano, Pesaro e Sassari sarebbero in regola anche con il secondo vincolo proposto dalla FIP.