Sono ancora ore di attesa in casa Messina. Il gennaio 2017 è destinato di diritto ad entrare negli annali del calcio peloritano. Mai nel mese solitamente destinato a trattative e dichiarazioni si era assistito a una simile confusione e incertezza, peraltro in un clima di perenne silenzio stampa, almeno da parte dei tesserati. I rappresentanti dei gruppi organizzati, dopo le proteste dei giorni scorsi, si aggrappano all’unico appiglio, quello rappresentato dal tecnico Cristiano Lucarelli, che sta cercando di limitare i danni. Dopo le rescissioni di Ionut e Lazar, sono in via di definizione altre tre operazioni in uscita. Bramati e Saitta sono destinati infatti all’Akragas, mentre Maccarrone potrebbe accasarsi all’Ancona.
Su tutti gli altri nomi, Demiro Pozzebon in primis, il tecnico livornese resta su una posizione attendista. Matera e Catania stanno facendo carte false per assicurarsi il bomber, che sembra comunque destinato a salutare la compagnia, ma fino all’ultimo l’ex bandiera del Livorno sta provando a trattenerlo. Anche il responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo è consapevole che non è semplice reperire sul mercato eventuali sostituti. Ecco perché gli etnei propongono adesso come parziale contropartita Valerio Anastasi, che quest’anno è ancora a secco ma firmò 9 reti tra Monza e Pistoiese due anni fa e due centri tra Mantova e ancora Pistoiese nell’annata successiva. A fronte di altri profili meno appetibili, si tratta almeno di un elemento di categoria.
Nonostante il pre-accordo già siglato con Domenico Gallina ed Ezio Ruvolo, non si sono esauriti i colpi di scena societari. Il presidente Natale Stracuzzi ha firmato ad inizio mese una lettera d’intenti con Franco Proto, da otto mesi sulle tracce del Messina. Quando l’accordo sembrava ormai definito, ha siglato un’intesa con Angelo Massone, in rappresentanza del facoltoso Jacob Golan, imprenditore statunitense d’origine israeliana voglioso di investire nel calcio. L’avvocato campano, al di là della tiepida risposta della piazza, sembra sempre più lontano dallo Stretto, anche perché il suo entourage lamenta la trasmissione di una documentazione contabile assolutamente incompleta e l’assenza di chiarezza sulle reali intenzioni dell’attuale proprietà. Firmata l’ennesima intesa di massima, questa volta con la cordata siciliana, di cui farebbe parte anche Gioacchino Sinatra, nelle ultime ore il massimo dirigente e il suo socio Pietro Oliveri hanno incontrato i rappresentanti di una cordata calabrese. Le prossime ore chiariranno se scaturirà o meno l’ennesimo pre-accordo o qualcosa di più concreto e risolutivo. Con tanta carne al fuoco, non si sa più se ridere o piangere.
A fronte di tanta incertezza, sulle scrivanie e sul campo, sul fronte acquisti è stato raggiunto un accordo di massima con il centrocampista palermitano Giulio Sanseverino, che quest’anno ha collezionato 17 presenze in B con il Pisa di Gattuso. Il calciatore proverà fino alle ultime ore del 31 gennaio ad accasarsi ancora tra i cadetti e in caso di fumata nera accetterà la corte del Messina. Un altro potenziale innesto è quello del pari ruolo, il greco Georgios Makris, che dopo alcune esperienze in patria è sbarcato in Italia proprio con il club toscano.