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La famiglia Betaland in ritiro a Malta per quattro giorni

Stare bene insieme è la chiave del buon rendimento di un team. È questo il concetto che sta alla base dell’idea rivoluzionaria avuta dalla Betaland Capo d’Orlando di sfruttare la sosta del campionato per programmare un ritiro a Malta (11-14 gennaio) a cui prenderanno parte gli atleti con al seguito fidanzate, mogli e familiari.

Mercoledì 11 gennaio la Betaland atterrerà all’Aeroporto Internazionale di Luca (Malta) e resterà nell’Isola fino a sabato 14 gennaio ospite riguardo le strutture della Federazione Maltese che vedrà due atleti della nazionale locale aggregati agli allenamenti dell’Orlandina. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dal main partner Betaland con il quale la sinergia d’ intenti è sempre più forte. Betaland ha sede a Malta e si è attivato sin da subito per rendere il soggiorno dei paladini ancora più confortevole.

Saranno quattro giorni di lavoro duro per gli atleti che però potranno staccare dalla routine quotidiana e rilassarsi dopo gli allenamenti con i propri cari in una cornice straordinaria come lo è l’isola di Malta. Lo staff e gli atleti alloggeranno nello stesso albergo con le famiglie, pranzeranno e si muoveranno con loro. La Betaland è una grande famiglia in cui tutti sono pensati come attori protagonisti del progetto. La qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia (Rimini, 16-19 febbraio) è un risultato senz’altro da celebrare per la Betaland Capo d’Orlando, ma da inserire anche in un quadro generale che vede i successi ottenuti come frutto di un lavoro pianificato nei mini dettagli. Tra questi la cura del gruppo e l’attenzione al materiale umano.

La Betaland in ritiro a Malta

«Vogliamo sfruttare questa settimana di sosta – dichiara Salvatore Poma, preparatore atletico della Betaland Capo d’Orlando – e avere qualche giorno in più con carichi di lavoro intensi. Faremo quasi sempre doppie sedute di allenamento. La scelta del club di coinvolgere attivamente nel ritiro le famiglie è la ciliegina sulla torta. A Malta avremo la possibilità di accedere a strutture importanti e concentrarci sul lavoro e gli obiettivi individuali e collettivi, ma nello stesso tempo gli atleti potranno spezzare la routine quotidiana degli allenamenti, vivere la cosa in un contesto totalmente nuovo avendo vicino tra l’altro i propri affetti. Quando sei sereno e vivi bene mentalmente, puoi spingere a livello fisico anche oltre i tuoi limiti. I ragazzi sanno che dovranno lavorare duro, ma sono felici di avere le famiglie al seguito e tempo libero da passare con loro. Domenica non si giocherà per cui potrò lavorare con più libertà sui ragazzi. Il programma di allenamento seguirà le logiche della programmazione stagionale, ma il primo giorno effettuerò tutta una batteria di test sugli atleti per avere numeri reali riguardo la loro condizione. Da lì partirà una nuova pianificazione di lavoro individuale e personalizzata oltre che collettiva. Siamo soddisfatti di quanto fatto fino ad adesso – conclude Poma – ma Malta rappresenta per noi un nuovo punto di partenza verso nuovi obiettivi, pertanto il fatto di rivoluzionare luoghi, orari e modalità di lavoro è importantissimo».

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