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Lucarelli: “Stracuzzi troppo ottimista in estate. Un’emozione tornare a Cosenza”

In una conferenza stampa fiume, il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli ha commentato anche le dichiarazioni estive della proprietà. “Il presidente Stracuzzi è una persona perbene, che ha avuto slanci di euforia in estate. Probabilmente non ha ancora competenze adeguate per un club professionistico. In questa categoria “bastarda” serve maggiore esperienza, che farà sul campo. Non voleva comunque raggirare l’ambiente. È un po’ come il presidente del Borgorosso… Il suo era più un augurio, che la reale consapevolezza che il Messina potesse addirittura arrivare tra le prime. Chi ha visto il calcio vero sa che non erano aspettative reali. In quello slancio di entusiasmo si è andati al di là delle più rosee aspettative”.

Natale Stracuzzi
Il presidente del Messina Natale Stracuzzi

Lucarelli ritiene comunque che gli ultimi due ko, i primi in campionato, non abbiano cancellato del tutto quanto di buono fatto da una squadra che ha avuto il torto di vincere gare come quelle di Coppa con Vibonese e Catania, che non hanno dato punti utili per una classifica asfittica: “Ieri mi sono ripresentato al gruppo, come se fosse il primo giorno. Non dobbiamo buttare tutto nel cestino. Ci manca soltanto la stoccata finale o l’episodio per vincere le partite. Ci serve serenità interiore e lucidità per restare in partita per 90 minuti, senza farci prendere dalla foga o dall’ansia”.

Musacci
Gianluca Musacci (foto Chillemi)

L’infermeria è ancora molto trafficata: “Dobbiamo evitare le ricadute di chi è reduce da infortuni. Musacci dovrebbe esserci. Dobbiamo valutare invece le posizioni di Foresta e Palumbo, che ha subito un colpo al polpaccio a Melfi. Nardini si allena da due giorni: lo vorrei lanciare subito come Grifoni, che però è un 23enne. Riccardo partirà dalla panchina, a meno di esigenze dettate dall’emergenza. Akrapovic va recuperato moralmente, mentre Mancini lo abbiamo già spremuto. Milinkovic? Sul possibile 1-1 divorato contro il Lecce ha pagato un campo da beach soccer e il contrasto dell’avversario. Deve crescere a livello di finalizzazione. Va coccolato anche perché è amareggiato per gli errori. Non esce di casa perché si vergogna della classifica”.

Milinkovic e Palumbo
Milinkovic e Palumbo duettano

Nel vecchio “San Vito” non sarà una gara come le altre: “Cosenza è una delle mie ex squadre a cui sono più legato. Ci torno dopo vent’anni. Mi hanno dato sempre grandi attestati di stima e i natali calcisticamente. Dopo la Primavera nel Perugia all’esordio tra i professionisti ho realizzato 15 gol al fianco di Marulla, un punto di riferimento importante a cui ho cercato di carpire tanti segreti. Sarò emozionato, anche se in Curva sono giovani e magari non si ricordano più di me. In estate comunque in tanti avevano fatto pressioni affinché non andassi a Catanzaro, dai loro storici rivali”.

Cosenza
Il Cosenza celebra un gol

Anche i silani attraversano un momento altalenante: “Hanno avuto vicissitudini negli ultimi anni, proprio come il Messina e gli è mancata la regolarità. Hanno avuto filotti di successi e poi uscite a vuoto. Hanno giocatori importanti, che a noi farebbero comodo. Il loro campo non ci porta bene, speriamo di invertire la rotta”.

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