Tutto facile per la squadra di Padalino al “Franco Scoglio”, ma il rigore che consente ai salentini di sbloccare il risultato è apparso fin troppo generoso. La doppietta del capocannoniere e il gol di Persano stendono l’undici di Lucarelli, alla prima sconfitta casalinga della sua gestione.
Il pre-partita. Al “Franco Scoglio” il Messina scende in campo nel turno infrasettimanale affrontando il Lecce, capolista insieme alla Juve Stabia. La squadra di Lucarelli è chiamata a reagire dopo la brutta sconfitta di Melfi. I pugliesi vengono dal tonfo interno con il Matera. Si opta per il 4-4-2. Tra i pali torna Berardi, in difesa Ionut, Rea, Bruno e De Vito. Grifoni, Mancini, Musacci e Marseglia a centrocampo, in avanti Milinkovic e Pozzebon. Out gli squalificati Maccarrone e Akrapovic, oltre all’infortunato Capua. Solo panchina per l’acciaccato Foresta. Il Lecce schiera in avanti l’ex Caturano, capocannoniere del torneo con nove reti. La punta è affiancata nel tridente da Persano e Doumbia. Prima del via consegnata una maglia celebrativa al dott. Filippo Ricciardi.
La cronaca. Al 10’ accelerazione di Milinkovic, steso da Cosenza prima dell’ingresso in area. Cartellino giallo per il difensore salentino. Il Lecce aumenta la pressione e colleziona due angoli consecutivi. Sugli sviluppi del primo botta da fuori di Tsonev deviata da un difensore sopra la traversa. Ancora i salentini pericolosi con il diagonale di Vutov, palla di poco a lato. Al 19’ De Vito intercetta con il braccio la conclusione di Vutov, per l’arbitro è calcio di rigore. Inutili le proteste dei giocatori del Messina: il braccio era comunque attaccato al corpo e il tiro da distanza ravvicinata. Dal dischetto Caturano non sbaglia, spiazza Berardi e sigla l’1-0. Incassato lo svantaggio i padroni di casa provano la reazione. Al 23’ pareggio ad un soffio: bella percussione di Milinkovic che salta pure il portiere, ma non riesce poi a depositare in fondo alla rete, lamentando una spinta da dietro. Proteste veementi, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi della massima punizione. Al 26’ Grifoni è costretto ad abbandonare il campo per infortunio: dentro Ferri, con conseguente cambio di modulo e ritorno al 4-3-3. Tentativo da fuori di Fiordilino al 39’, sfera sul fondo, con Berardi che era comunque sulla traiettoria. Un minuto più tardi ammonito Ionut che, in diffida, salterà per squalifica il match di Cosenza. Finale di tempo di marca salentina. Caturano impegna Berardi all’intervento con una botta indirizzata sotto la traversa. Bruno è poi provvidenziale in chiusura sul tentativo di Persano. Nulla può, però, la difesa del Messina al 1’ di recupero, quando proprio Persano si inserisce sulla destra su suggerimento di Tsonev e finalizza al meglio una bella azione corale. Conclusione potente, Berardi battuto sul primo palo. All’intervallo Messina 0, Lecce 2. Situazione che si fa pesante.
In avvio di ripresa accelerazione di Ionut che serve Ferri, è però sballata la conclusione dell’esterno romano. Il Lecce crea grattacapi ogni qualvolta spinge e sfiora il bersaglio con Caturano che manda a fil di palo da favorevole posizione. Al 6’ conclusione di Marseglia per la timida reazione del Messina, ma Gomis fa buona guardia e devia in corner. I salentini controllano senza patemi. Caturano prova a sorprendere Berardi con un pallonetto, ma la sfera termina di poco sopra la traversa. Saitta rileva Ionut in un Messina che sembra essersi già spento. Pozzebon e Milinkovic non incidono, denotando una pericolosa involuzione. Al 29’ l’ingresso di Madonia al posto di Marseglia. Niente che possa sovvertire l’andamento di una sfida già segnata. Al 33′ Caturano realizza di testa su cross dalla sinistra di Contessa, assestando il colpo del ko. E’ il 3-0 e la doppietta personale per l’attaccante, sempre più protagonista del campionato. Passerella per Caturano, rimpiazzato da Freddi. La sfida non ha più nulla da dire. Seconda sconfitta consecutiva, sempre per 3-0, per un Messina che adesso è in una posizione di classifica sempre più preoccupante. Appena un gol segnato negli ultimi quattro incontri: la vittoria (l’ultima centrata all’esordio in panchina di Lucarelli contro la Casertana) resta una chimera. E sabato c’è la trasferta di Cosenza ad attendere Musacci e compagni. Le buone notizie per la scampata penalizzazione non possono tranquillizzare l’ambiente. Serve un’immediata inversione di rotta.
Il tabellino. Messina-Lecce 0-3
Messina (4-4-2): Berardi; Ionut (21’ st Saitta), Rea, Bruno, De Vito; Grifoni (26’ pt Ferri), Mancini, Musacci, Marseglia (29’ st Madonia); Milinkovic, Pozzebon. A disp. Russo, Mileto, Rafati, Bramati, Palumbo, Ricozzi, Lazar, Gaetano, Foresta. All. Cristiano Lucarelli
Lecce (4-3-3): Gomis; Contessa, Cosenza, Drudi, Ciancio; Vutov, Tsonev (25’ st Mancosu), Fiordilino; Persano (17’ st Lepore), Caturano (38′ st Freddi), Doumbia. A disp. Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Arrigoni, Torromino, Pacilli, Giosa, Vinetot, Maimone. All. Pasquale Padalino
Arbitro: Giosuè Mauro d’Apice di Arezzo. Assistenti: Riccardo Fabbro di Roma2 e Tommaso Diomaiuta di Albano Laziale
Marcatori: 19’ pt Caturano su rigore (L), 46’ pt Persano (L), 33′ st Caturano (L)
Ammoniti: 10’ pt Cosenza (L), 21’ pt Marseglia (M), 23’ pt Musacci (M), 40’ pt Ionut (M). Note: angoli 6-3 per il Lecce, recupero 1′ pt, 3′ st