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Messina travolto a Melfi: 3-0. Foggia e Grea infliggono a Lucarelli il primo ko

All’Arturo Valerio i giallorossi cedono malamente contro una diretta rivale, vedendosi scavalcare in classifica. Agli errori commessi si somma un arbitraggio contestato che ha fatto infuriare il tecnico livornese. Ospiti addirittura in nove per le espulsioni di Maccarrone e Akrapovic. 

Dopo aver raccolto cinque pareggi consecutivi il Messina si gioca a Melfi un delicato scontro diretto. Lucarelli ha perso alla vigilia il portiere Berardi e deve fare a meno anche dello squalificato Rea e degli infortunati Musacci, Capua e Ionut. Tra i pali c’è Russo, in difesa Grifoni, Maccarrone, Bruno e De Vito. In mezzo si rivede Mancini insieme a Foresta e Akrapovic, davanti Madonia è il prescelto per affiancare Milinkovic e Pozzebon. Il Melfi viene da quattro risultati utili e si presenta al match galvanizzato dalla vittoria centrata contro il Monopoli. In attacco Bitetto si affida al tandem composto dall’ex De Vena e da Foggia. Prima del via all’Arturo Valerio un minuto di silenzio per le vittime del tragico volo sul quale era a bordo la Chapecoense e per i lavoratori morti sulla nave Sansovino.

Foggia
Ciro Foggia batte Russo

La cronaca. Al 7’ Russo para in due tempi sulla punizione di Cittadino. Il Messina si fa poi vedere al 12’ con il cross di De Vito sul quale Foresta non arriva di un soffio per la deviazione a centro area. Sugli sviluppi di una rimessa laterale ospiti sorpresi al 21’: Grea pesca tutto solo in area Foggia, il quale controlla la sfera e scarica alle spalle di Russo, siglando l’1-0. Inutili le proteste veementi di giocatori e componenti della panchina, per il direttore di gara non c’è l’offside del centravanti lucano. Le immagini (riprese inadeguate) non chiariscono l’episodio e i dubbi restano. Un minuto dopo la squadra di Lucarelli avrebbe subito l’occasione per rimettere le cose a posto, ma Gragnaniello sventa la conclusione centrale di Pozzebon che si era ben liberato per il tiro. Nemmeno sessanta secondi ed una chance ancora più ghiotta viene gettata alle ortiche da Milinkovic: sul cross di Grifoni e dopo l’errato disimpegno della difesa gialloverde il numero 10 si coordina per la battuta al volo ma spreca tutto spedendo a lato. La pressione del Messina si fa insistente, il Melfi ripiega a protezione del vantaggio. Al 38’ Pozzebon viene fermato in fuorigioco quando insacca in rete alle spalle di Gragnaniello. Anche in questa occasione le immagini non aiutano la valutazione. Madonia da fuori non inquadra poi il bersaglio. Finisce qui il primo tempo.

Melfi
I tifosi del Messina presenti a Melfi

La ripresa si apre con il tentativo di testa di De Vena su angolo battuto da Cittadino, Russo devia sopra la traversa. Sul corner seguente peloritani castigati ancora da Foggia che sfrutta l’amnesia della difesa e supera di testa un colpevole Russo, andato a vuoto in uscita. Melfi 2, Messina 0. Situazione pesantissima. Lucarelli prova a ridisegnare l’assetto con gli inserimenti di Palumbo e Saitta che rilevano Grifoni e Mancini. Il Messina guadagna un paio di corner ma non offre mai la sensazione di poter sfondare. E’ anzi il Melfi a sciupare clamorosamente la palla gol del possibile 3-0 con De Vena che si incunea in area dalla sinistra e a tu per tu con Russo spara alto. Ferri per Madonia è l’ultima mossa dalla panchina. Al 27’ viene però punito con il cartellino rosso un colpo proibito a palla lontana di Maccarrone, su segnalazione dell’assistente. Messina in dieci, la gara termina virtualmente qui. Il Melfi, anzi, affonda e trova anche il 3-0 al 33′ con Grea, bravo a addomesticare il pallone su suggerimento di Cittadino e poi a freddare Russo. Il portiere evita nel finale il poker salvando su De Vena. De Tullio è poi fin troppo fiscale sventolando il secondo cartellino giallo ad Akrapovic: il Messina chiude addirittura in nove. La terza vittoria casalinga dei lucani è servita. Appena una sconfitta in otto giornate per un Melfi che ha decisamente cambiato marcia negli ultimi due mesi. Il primo ko in campionato della gestione Lucarelli pesa invece come un macigno su morale e classifica per il Messina, scavalcato in graduatoria dalla formazione di Bitetto ed atteso ora da due impegni da brividi contro Lecce e Cosenza.

Ciro Foggia
Il raddoppio di testa di Ciro Foggia

Il tabellino. Melfi-Messina 3-0

Melfi (4-3-1-2): Gragnaniello; Grea, Laezza, De Giosa, Bruno; Libutti, Esposito, Vicente (44′ st Ferrara); Cittadino (37′ st Lodesani); Foggia (37′ st Mangiacasale), De Vena. A disp. Viola, Nicolao, Lanzaro, Paterni, Casiello, Sciretta, Demontis. All. Leonardo Bitetto

Messina (4-3-3): Russo; Grifoni (13’ st Palumbo), Bruno, Maccarrone, De Vito; Foresta, Mancini (13’ st Saitta), Akrapovic; Milinkovic, Pozzebon, Madonia (23’ st Ferri). A disp. Benfatta, Lazar, Rafati, Mileto, Marseglia, Ricozzi, Bramati, Gaetano. All. Cristiano Lucarelli

Arbitro: Nicola De Tullio di Bari: Assistenti: Alessandro Cipressa di Lecce e Sante Selicato di Siena.

Marcatori: 21′ pt e 7’ st Foggia (Mel), 33′ st Grea (Mel)

Note – Espulsi al 27’ st Maccarrone (Mes) e al 44′ st Akrapovic (Mes). Ammoniti: 21’ pt Russo (Mes), 1′ st Pozzebon (Mes), 17’ st Palumbo (Mes), 23’ st Foggia (Mel), 23’ st Bruno (Mes), 29’ st Akrapovic (Mes)

 

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