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Lucarelli: “Basta negatività sul Messina. E al Fondi comunichiamo gli infortunati…”

Non le manda a dire Cristiano Lucarelli alla vigilia del delicato match con il Fondi. Un autentico fiume in piena nella conferenza stampa che precede la sfida di domenica. Il tecnico giallorosso non ha infatti gradito le critiche per la sconfitta in Coppa subita allo “Iacovone” ed in generale sul momento della squadra: “Non mi unisco al coro di negatività. Cerco di mettere in campo sempre la migliore formazione possibile e non ho affatto sottovalutato l’impegno di Taranto, anzi volevo passare il turno con tutte le mie forze. Per la partita di Coppa per me sono tutti promossi a pieni voti. Mercoledì abbiamo tirato 21 volte in porta, una volta ogni 4 minuti. Purtroppo solo 5 sono terminati nello specchio e dovremo migliorare nella cattiveria, ma sbagliare tanto è sicuramente meglio di non creare per niente. Ora dovremo affrontare tanti problemi fisici, lo vedrete dalla formazione che schiererò con il Fondi”. 

Taranto-Messina
Le indicazione di Lucarelli dalla panchina

Poi, nello snocciolare le notizie dall’infermeria, puntualizza cosa non gli è piaciuto nelle ultime ore: “Comunichiamo tutto al Fondi, che Rea e Musacci molto probabilmente non ci saranno, che Mancini è infortunato, che Grifoni e Maccarrone hanno dei problemi e sapremo domattina come staranno. L’avversario deve sapere tutto, invece noi non ci prendiamo mai dei vantaggi. Sarà una formazione ampiamente rimaneggiata, ho dei giocatori che non hanno svolto bene la preparazione e fanno fatica a sostenere tre partite la settimana. Bisogna però stare attenti a cosa si scrive. Andando coi tre pullmini a Taranto abbiamo impiegato 3 ore e 40′ di strada anziché otto ore, risparmiando tempo. Non è facile lavorare nelle condizioni fisiche in cui siamo e nei campi in cui ci alleniamo, ma anche se sono arrivato da poco io ci tengo al Messina”.

Cristiano Lucarelli
Cristiano Lucarelli

“E’ una casa che rischia di venire giù da un momento all’altro – prosegue nel suo sfogo Lucarelli – mentre io porto un mattoncino, qualcun altro lo leva. Ognuno dovrebbe portare un contributo al Messina, invece non c’è quel senso di appartenenza che vedevo ai miei tempi da avversario. Così si fa fatica, è difficile avere un po’ di entusiasmo tra mille problemi. Ora è il momento di dimostrare, qualunque ruolo si rivesta, di volere bene a questa maglia. Non ce l’ho coi tifosi, ma si respira un clima di negatività. Evitiamo le polemiche che non servono, se però si vuole remare contro andiamo avanti su questa strada”.

Cristiano Lucarelli
Il tecnico del Messina Cristiano Lucarelli a colloquio con i suoi calciatori

Il Fondi è un avversario da prendere con le molle. “Non ha l’etichetta di big e non viene citata nei discorsi di alta classifica, invece è una squadra forte per la categoria che lotterà per le prime posizioni. Ha Tiscione, Albadoro e elementi di livello in ogni zona del campo. L’undici titolare non ha niente da invidiare alle prime. Il Fondi è una società organizzata, con strutture importanti e economicamente forte. Lo definisco il Sassuolo della Serie C. Ci vorrà un’impresa titanica”.

Ricozzi in campo al posto di Musacci è una delle novità annunciate: “Abbiamo una nostra identità e questa rimane, oltre ad un modulo di riferimento. Ricozzi mi è piaciuto a Taranto e domani giocherà, è l’alternativa naturale di Musacci. Non è il massimo della vita allenarsi in quelle situazioni al “Celeste”, dove c’è un fondo e non si può parlare di prato. Avevo fatto un appello qualche giorno fa, chiedendo dei campi da mettere a disposizione per il Messina, evidentemente non ci sono strutture o non si vuole dare un mano. Il “Celeste” rappresenta oggi la migliore soluzione, a meno che non si vada a 100 km ad allenarsi ogni giorno, ipotesi che stiamo valutando”. 

Messina-Vibonese
Cristiano Lucarelli inginocchiato

In chiusura il mercato ed anche su questo tema Lucarelli mette i puntini sulle i: “Col presidente siamo in sintonia totale per i giocatori che vogliamo ingaggiare nel mercato di gennaio. Buttando merda tutti i giorni sul Messina però diventa difficile convincerli ad accettare. C’è troppo autolesionismo, queste cose stanno allontanando anche la volontà che qualcuno possa rimanere a Messina”. 

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