E’ furia Andria al termine del match. Il direttore sportivo Piero Doronzo è stato l’unico a presentarsi ai nostri microfoni. Niente allenatore, né giocatori. Le lamentele dei pugliesi sono legate ad alcuni episodi arbitrali: “Il pareggio non ci soddisfa, perché potevamo anche vincerla, senza nulla togliere al Messina che ha fatto la sua partita. In molte circostanze l’Andria è stata però penalizzata, alcune situazioni andavano gestite meglio. Quali? Il rigore non c’era, me lo hanno detto da casa vedendo le immagini e anche l’espulsione di Onescu è stata affrettata. E poi il gol del 2-1 che ci è stato annullato”.
Neanche il raggiungimento del quinto risultato utile consecutivo lo accontenta: “La continuità è importante, ci dà la possibilità di credere nel lavoro e proseguire con questa determinazione. Ma c’è anche la frustrazione per non aver ottenuto qualcosa in più, anche perché in queste partite si rischia anche di perdere, magari su quella punizione al 92′. Sarebbe stato troppo”.
Perché l’Andria sin qui così poco prolifica in questo campionato? “Ci possono essere una serie di valutazioni, legate ad una condizione fisica che doveva arrivare, oppure anche perché il mister Favarin ha cercato le soluzioni giuste. Questa squadra darà comunque i risultati che tutti si aspettano, c’è un grande attaccamento alla maglia. Abbiamo sbagliato solo la partita con il Catanzaro e metà gara con la Vibonese. Abbiamo avuto difficoltà in avanti, però cercheremo di migliorarci”.
La chiosa finale è sul protagonista di giornata, il portiere Poluzzi: “La cosa scandalosa è non vedere Poluzzi giocare in Serie B, ma siamo felici di averlo con noi. Parliamo di uno dei portieri che nella scorsa stagione è risultato fra i primi della categoria, calcolando i tre gironi. Non lo scopro di certo io”.