L’ex allenatore del Messina, Valerio Bertotto, ha concesso una lunga intervista ai colleghi di Tuttofidelis.it, in vista del match tra i giallorossi e l’Andria. Ecco alcuni passaggi sulla sua breve avventura in riva allo Stretto: “Il mio addio? Le motivazioni vanno chieste alla società. Sono state asserite molte inesattezze, hanno detto che io e il direttore sportivo avremmo voluto avere la patria potestà su tutto, ma non è assolutamente vero. I giocatori da noi attenzionati erano funzionali al gioco e alla scelta tecnica che era stata effettuata. Il tutto, ovviamente, rispettando le potenzialità e le capacità della società. Qualcuno ha pensato che il lavoro dovesse essere svolto in maniera differente. Il sottoscritto è uscito da questa situazione a testa alta e conscio di aver fatto tutto il possibile. Mi preme sottolineare come la scelta è stata presa unilateralmente”.
“La rosa – dice Bertotto sul Messina di oggi – è stata quasi completamente rivoluzionata, eccezion fatta per qualche ragazzo scelto dal sottoscritto e di assoluto valore che per quanto ho potuto vedere si sta ben comportando. Ci sono stati diversi cambiamenti, sia a livello tattico che in organico. I tre cambi in panchina hanno influenzato in negativo l’andamento della squadra. Spero che trovino con mister Lucarelli una continuità nei risultati che sono sintomo, principalmente, di un lavoro sereno. Gli elementi più importanti che in questo momento possono fare la differenza al Messina sono Pozzebon, Milinkovic e Musacci. Loro sono in grado di creare grattacapi agli avversari”.