La rivoluzione è servita. Il Due Torri cambia volto ed in tempi ristrettissimi il nuovo consiglio direttivo è già realtà. Si volta pagina: la dirigenza, che non lascia ma raddoppia (in termini numerici), giura che la crisi finanziaria sia rientrata, prima ancora che si possa giocare la partita contro la Sarnese. E mentre i calciatori sono in viaggio per quello stesso match messo a forte rischio dalle frizioni con la società in questa settimana, Giovanni Di Bartolo è appena subentrato alla presidenza di Carlo Amato e si è già consumata l’assemblea elettiva che, con tanto di suddivisione di cariche, ha consegnato la maggioranza ai soci subentranti.
Dall’apatia al big bang, da una direzione ad un’altra ed il gioco è fatto: una settimana a carte scoperte cambia 43 anni di storia, in attesa di capire cosa c’è di nuovo sotto il sole. In quattro giorni, la famiglia Raffaele ha dunque condotto in porto la trattativa, contattando gli acquirenti e riuscendo grazie ad un mediatore d’eccezione, mister Antonio Venuto, a ratificare gli ingressi sabato mattina. Quella cordata, composta in men che non si dica, è già all’opera per consentire alla squadra di concludere il campionato di Serie D e, questa è la speranza, di conservare la categoria e mantenere il titolo del sodalizio tirrenico.
Tutto già fatto, dunque: nel silenzio più assoluto, almeno intorno allo stadio “Enzo Vasi”, i dirigenti hanno incontrato i calciatori, corrispondendo parte delle spettanze e poi tutti sul pullman, in viaggio per una partita da giocare con foga e la ritrovata forza di chi si è appena rialzato dal ciglio del burrone, anche se con due soli allenamenti nelle gambe e con la consapevolezza di dover rimontare una classifica ad oggi poco clemente.
Tornando alla composizione del direttivo, il nuovo “cda” sarà formato da 7 soci. Giovanni Di Bartolo, impegnato nel campo delle amministrazioni immobiliari, ricoprirà il ruolo di presidente. L’ex dirigente del Messina, che fu tra i protagonisti nella fase del passaggio dell’ACR dalle mani di Lo Monaco a quelle di Stracuzzi, sarà affiancato da un altro messinese, il socio della biancoscudata Nino Micali. Anche lui potrà contare su un membro in assemblea, dopo l’operazione abbozzata per l’acquisizione del Milazzo, quando volarono gli stracci nonostante la cordata allora guidata da Nicocia avesse già cantato vittoria.
Altro socio è poi l’avvocato Massimiliano Di Dio, che ricoprirà anche il ruolo di responsabile dell’area tecnica e sarà pertanto l’unica figura dell’area management, data l’assenza di direttore sportivo. Completa il quadro la dottoressa Crimi, a capo di un gruppo di imprenditori che operano nell’hinterland di Piraino e non è escluso che un’altra figura femminile, proveniente da Roma, possa aggiungersi alla Crimi, presente come tutti gli altri ai lavori del consiglio di sabato mattina.
Questi quattro componenti affiancheranno i tre consiglieri uscenti. Il medico Carlo Amato, presidente dimissionario, resterà in cabina di regia così come Antonino Raffaele (vicepresidente) ed il co-presidente Costantino Scaffidi Saggio. Queste le prime parole del neo presidente biancorosso Di Bartolo: “La dirigenza è già operativa al cento per cento – ha dichiarato – e ci siamo messi subito all’opera consentendo la risoluzione delle problematiche esistenti. I tifosi possono stare sereni – ha concluso – , provvederemo anche al rafforzamento dell’organico e ben presto potrebbero affiancarci anche un’imprenditrice del Lazio ed un’imprenditrice che opera nel territorio nebroideo”.
Il verbale sarebbe pertanto già depositato e, ci tengono a ribadire dalla nuova società, è tutto merito di Antonio Venuto, capace di “combinare” il matrimonio in quattro e quattr’otto e di gestire i suoi calciatori. Questi, precisano Di Bartolo e Micali, sono partiti alla volta di Sarno dopo avere ottenuto buona parte di quanto era loro dovuto e riprenderanno a lavorare come se nulla fosse successo. E sui paventati tagli alla rosa, la neonata dirigenza fa sapere di voler solo rinforzare la squadra, con l’innesto di 3-4 calciatori.
Da lunedì prenderà il via un nuovo ciclo. Il settore tecnico avrà nuovi interlocutori e chissà che la società non possa instaurare un legame a doppio filo anche con l’ACR Messina. Si vedrà, considerato il coinvolgimento di Micali e la presenza di più calciatori juniores in prestito dal capoluogo verso Gliaca di Piraino. Cessione a Proto permettendo, ovviamente. A Piraino confidano che dopo la tempesta si sia davvero concretizzata la quiete. Il Due Torri è davvero caduto in piedi? Lo diranno le prossime settimane, lo paleseranno lo stato di salute e l’umore della squadra, che è rimasta sempre lì a prescindere da tutto il resto. Vertenze economiche, classifica, scosse da digerire poco importa. Domani è un altro giorno, almeno si spera.