L’ACR è pronto per il delicato test sul campo del Taranto. Esordio esterno per il nuovo mister Cristiano Lucarelli: “Siamo contenti perché abbiamo lavorato intensamente in settimana. I frutti non li raccoglieremo subito ma cresceremo nel tempo. Abbiamo alzato i ritmi e cercheremo di fare in modo che la squadra possa reggere 95 minuti ad alta intensità dal punto di vista fisico”.
Il tecnico livornese non gradisce le continue voci sul futuro societario: “Siamo stati abbastanza tranquilli, a dispetto di quanto si sente in giro. Bisogna isolarsi dalle voci sulle trattative e sul derby di Coppa. Siamo concentrati soltanto sul Taranto. Ho detto ai ragazzi che chi avesse parlato del Catania non sarebbe partito per la Puglia…”.
Prima di definire altri ingaggi, come quello di Grifoni, servirà anche maggiore tranquillità: “Per tesserare altri calciatori dovremo prima sfoltire. Giocatori di B, che stiamo corteggiando, sentono tante voci negative sulla società e non è facile convincerli. Ci pensano due volte e magari scelgono altro, soprattutto se hanno un passato importante, in categorie superiori. Con tutte queste parole non si fa il bene né l’interesse del Messina. Le trattative si portano avanti in forma riservata, come per le aziende. Vanno protette la maglia e la squadra. Questo concedetemelo, anche se sono l’ultimo arrivato”.
Possibile la conferma di dieci undicesimi rispetto al match con la Casertana: “Non ci sono motivi per vedere un Messina diverso. Rientra Pozzebon, che potrebbe tornare titolare, ma al 99% sarà lo stesso ACR. Abbiamo visto e rivisto i video delle loro gare con Fondi ed Akragas. Con Demiro, se il Taranto presserà alto, ci potremo permettere di giocare qualche palla lunga, per scavalcarli. Madonia ha caratteristiche diverse e quindi con la Casertana eravamo costretti a uscire con il palleggio e non con i lanci in profondità”.
I pugliesi hanno cambiato atteggiamento dopo l’arrivo in panchina di Prosperi: “Con il cambio di allenatore, che porta sempre entusiasmo e motivazioni, hanno cambiato anche modo di interpretare le partite. Cercano di tenere il pallino del gioco e quindi concedono anche qualcosa. Dovremo essere bravi e cinici nello sfruttare le occasioni che ci capiteranno. Sarà un bel test per capire se abbiamo iniziato il processo di crescita mentale che mi aspetto”.
Per Lucarelli il risultato non dovrà essere un imperativo: “In Italia è un aspetto preponderante, ma per me viene prima la prestazione. Peraltro se giochi un’ottima gara e non improvvisi spesso arriva anche il conforto del campo. Saliremo sul pullman con l’obiettivo di fare bene e trovare continuità. Il terzo risultato utile sarebbe molto importante, ci darebbe autostima e fiducia”.
Ultimo capitolo dedicato ad una rosa troppo ampia: “Abbiamo dirottato due ragazzi in “Berretti”, anche perché quando facciamo esercitazioni tattiche posso coinvolgere soltanto 22 calciatori, 26 al massimo. Dopo Crudo, ci saranno altre rescissioni, per snellire l’organico. Ovviamente la controparte dovrà accettarla, altrimenti resteranno qui fino al 30 giugno. Io parlerò con grande franchezza e schiettezza ai diretti interessati. Non bocciamo nessuno, questi ragazzi magari giocheranno altrove. Per vestire la maglia del Messina servono determinate caratteristiche, anche morali”.