Squadra rinnovata, guida tecnica esperta con il mantenimento di quello zoccolo duro che rappresenta il vero patrimonio della società. Ecco spiegato in tre mosse lo splendido avvio di campionato della Santangiolese, che pronti via ha mostrato grinta, abnegazione tattica ed una forma fisica smagliante. Il primato è il giusto riconoscimento per il lavoro svolto sin qui, capace di portare fin da subito dei risultati inaspettati.
L’estate appena trascorsa non ha certamente portato ad una rivoluzione, ma il cambiamento c’è stato con l’esperienza e la voglia di rivincita di Gaetano Accetta hanno fatto il resto, per la gioia del direttore sportivo Federico Sidoti: “Questa estate abbiamo cambiato tanto, si era deciso di riaprire un ciclo e Gaetano Accetta è l’uomo giusto per questo compito. I risultati ci stanno dando ragione. Volevamo ripartire nel miglior modo possibile, abbiamo lavorato tanto questa estate e stiamo andando oltre le nostre più rosee aspettative. Il mister è una persona preparata, soprattutto per quel che riguarda l’aspetto tecnico-tattico, Palmeri ha lavorato bene ma adesso stiamo continuando sulla stessa scia. C’è molto da lavorare, il percorso è stato tracciato ma dopo due mesi possiamo già tracciare un primo bilancio assolutamente positivo”.
Innesti giusti nel posto, mantenendo però saldo il nucleo della squadra, ecco il mix capace di garantire fin da subito dei risultati importanti: “Il cambio della guida tecnica è stato importante, ma abbiamo voluto mantenere lo zoccolo duro e questo si sta rivelando fondamentale – ha dichiarato Sidoti – giocatori come La Monica, Caruso, Tranchita, Gullà e capitan Pintaudi sono il nostro valore aggiunto. Ormai da diverse stagioni questi elementi fanno parte di questo progetto e di questa famiglia, merito loro e anche dei nuovi che si sono subito adattati alla nostra realtà. Però dobbiamo restare con la guardia alta, sono trascorse appena sei giornate e non abbiamo vinto niente, la stagione è appena iniziata e sappiamo le insidie che ci aspetteranno da qui all’immediato futuro. Dobbiamo sempre ragionare partita dopo partita perché il nostro obiettivo è e rimane quello di raggiungere quota 36 punti il prima possibile“.
E ora testa all’Acquadolcese, primo vero esame di maturità: “E’ una squadra forte, costruita per vincere il campionato e con delle individualità non indifferenti. L’affronteremo con il massimo rispetto e la voglia di superarli, è un passaggio importante per la nostra stagione. Ritrovarsi a metà del girone d’andata lì in vetta ci potrebbe dare uno slancio in più”.