La rete contro il Messina è stata per Giuseppe Genchi una sorta di liberazione. L’attaccante del Monopoli, in riva allo Stretto solo per qualche giorno nel 2010, ha trovato la prima marcatura del torneo, chiudendo di fatto la sfida già a fine primo tempo. “E’ normale che un attaccante soffra quando non segni – ha detto in conferenza stampa – e questa rete racchiude tutte le otto giornate precedenti senza gol, dunque la rabbia, la volontà e il sacrificio. Credo sia tra i più belli che ho fatto. Il pubblico sin dall’inizio mi ha aiutato e nelle ultime giornate mi è stato sempre vicino. Sono contento, spero di essermi sbloccato definitivamente”.
“Ho cambiato squadra – ha poi spiegato Genchi – sapete tutti come giocavo a Taranto, ma bisogna adeguarsi e rispettare il gruppo, mettendosi a disposizione del mister. All’inizio ho fatto fatica, non avevo mai giocato infatti con questo modulo. Queste vittorie, però, ci fanno lavorare bene durante la settimana. In questo gruppo ci sono dei giocatori che negli anni passati per infortuni o condizioni ambientali non si sono espressi nel modo giusto. La società ha puntato su di loro per le motivazioni, tanti vogliono riprendersi quanto perso in passato, essendo stati in categorie superiori. Il nostro obiettivo è la salvezza, siamo partiti da zero. Dobbiamo però restare con i piedi per terra”.