Guardare il bicchiere mezzo pieno, nonostante la delusione per un colpaccio prima sognato, poi assaporato ed infine svanito, dopo la rimonta del Milazzo. Il Città di Sant’Agata nonostante tutto si gode il pareggio del “Marco Salmeri“, maturato domenica col risultato di 2-2, con la consapevolezza di aver dimostrato di non essere una meteora che si ritrova lassù per caso, ma una bella ed entusiasmante realtà che toglierà il sonno alle big del torneo.
Sotto il castello si è visto il solito Città Sant’Agata, vivo, divertente e frizzante, con un Matteo Serio in stato di grazia: “Siamo soddisfatti nonostante la doppia rimonta subita – ha commentato l’attaccante – anche se sul 2-0 ci avevamo fatto la bocca. In molti hanno etichettato questa partita come un esame di maturità per tutti, credo che questo esame sia stato superato, ma l’amarezza per non aver conquistato i tre punti c’è ed è giusto che ci sia, restando contenti comunque della prestazione fatta al cospetto di una squadra come il Milazzo. Sicuramente ci è mancata un po’ d’esperienza nella gestione del doppio vantaggio, in modo particolare negli ultimi 10 minuti dov’è subentrato anche qualche tratto di stanchezza“.
La squadra da un punto di vista fisico sembra avere una marcia in più, merito del lavoro fatto da mister Ferrara: “Io sto bene ma anche ai miei compagni le gambe girano alla perfezione – ha continuato – . Il mister ci fa lavorare bene, sono al top fisicamente e mentalmente. Con i miei compagni c’è un ottimo feeling e siamo consapevoli di essere sulla strada giusta“.
Per la terza volta nel giro di poche settimane, i biancazzurri incroceranno il Milazzo per un’altra sfida che promette spettacolo, seppur il palcoscenico sia quello meno accattivante della Coppa Italia: “Credo che giocherà chi ha giocato meno sin qui. Sarà un modo per far rifiatare chi ha giocato di più, – commenta – ma questo non vuol dire che sottovaluteremo l’impegno, anzi. Il mister ci tiene molto e si aspetta parecchio da tutte quei ragazzi che sin qui non hanno potuto dimostrare le loro potenzialità e per loro sarà una chance da non lasciarsi sfuggire“. Ma dove si sta vedendo maggiormente la mano di Pasquale Ferrara e nell’identità tattica e tecnica data alla squadra: “Nello spogliatoio c’è un buon clima, ci troviamo bene tra di noi. Il mister sta incidendo tantissimo, dal 25 luglio ci martella affinchè assimiliamo la sua idea di calcio che esalta le mie caratteristiche. Cerchiamo spesso questi cambi di gioco rapidi in orizzontale e cercare l’uomo nello spazio, tutti elementi che fanno si che le mie qualità vengano esaltate“.