Alfonso Di Benedetto sul gradino più alto del podio, Luigi Bruccoleri in piazza d’onore e Giuseppe Airò Farulla in terza posizione. 33 auto arrivate sulle 57 partite.
La prima edizione del Rally Terre di Pirandello si è conclusa con la vittoria del duo composto da Alfonso Di Benedetto e Roberto Longo. Il driver di Canicattì e il copilota di Patti si sono imposti su tre dei sei tratti cronometrati, mantenendo sempre la leadership della gara a bordo della loro potente Mitsubishi Lancer.
“Non potevo chiedere di più dal mio rientro tra le gare siciliane – ha subito esclamato un raggiante Di Benedetto – l’auto della DGR Sport è stata impeccabile e i miei fans mi hanno dato una marcia in più. Nel mio palmares posso di certo aggiungere una bella esperienza, in una gara ben organizzata e in un contesto a me molto caro”
Il “Rally Day” agrigentino, insieme al suo numerosissimo pubblico, ha visto delle bellissime sfide a suon di decimi, soprattutto per le posizioni di vertice.
Di Benedetto e Longo hanno messo a frutto la propria esperienza per mantenere la calma e rispondere agli attacchi di un indiavolato Luigi Bruccoleri, in coppia con Ivan Rosato su auto gemella.
Bruccoleri ha pagato caro un errore sulla seconda prova speciale, correndo l’intero tratto cronometrato con un handicap al differenziale. Il resto della gara, dalla quarta prova in poi è stato un assolo di Luigi, il quale ha cercato di rimediare con una bella rimonta, conclusa in piazza d’onore a poco meno di tre secondi dal vincitore. Il podio è stato completato da Giuseppe Airò Farulla e Alessandro Sollano, con due ruote motrici in meno ma con tanto cuore. Il pilota agrigentino con la sua Renault Clio super 1600 non ha sbagliato un colpo, vincendo a mani basse contro i compagni di classe.
I mussomelesi Carmelo Mattina e Christian Carrubba su auto gemella hanno sfiorato il podio dopo una bella gara, conclusa in quarta posizione a poco più di quattro secondi dalla Mitsubishi Lancer di Mauro Cacioppo e Gerlando Montana Lampo.
Pietro Mazza e Massimo Cambria hanno cercato a lungo la “top five” con la loro Renault New Clio R3C ma, nonostante una gara da incorniciare, nulla hanno potuto fare contro la superiorità meccanica dell’auto di Cacioppo. Anche su Clio R3C, in settima posizione, si sono classificati Francesco La Rosa e Mirko Liburdi, autori di una gara attenta, con un occhio rivolto sempre verso gli attacchi del diretto inseguitore Antonio Milioti, insieme a Francesco Pitruzzella, imprendibile in classe N3 su Renault Clio.
Due secondi soli hanno separato Milioti dai caccamesi Filippo Monteleone e Giovanni Siragusa, questi ultimi noni assoluti davanti la Peugeot 106 gruppo A dei rientranti coniugi Giuseppe Tripolino e Patrizia Cannuscio. Delle 57 auto partenti, al traguardo sono arrivate 29 auto moderne e 4 auto storiche.
Nella speciale classifica dedicata alle scuderie, il primato è andato alla FR Motorsport.