Il prossimo 8 ottobre si aprirà ufficialmente il nuovo progetto del Clan degli Attori riguardante la nuova stagione di Laboratori e Spettacoli allo spazio Clan Off.
Il “Clan Off” è una vera e propria officina teatrale voluta dall’associazione culturale Clan degli Attori di Giovanni Maria Currò e Mauro Failla, uno spazio dove fare e vivere il teatro, aperto a quanti desiderano avvicinarsi ad un’arte che si fonda sull’incontro, sulla condivisione, sullo scambio di emozioni. L’8 ottobre verranno presentati i Laboratori teatrali ed esposte le novità per la stagione 2016/2017. Tre diversi laboratori, per tre differenti fasce di età che verranno presentati durante delle prove aperte. “EmoAzione: gli strumenti dell’attore”, laboratorio di avvicinamento alla recitazione a cura di Clan degli Attori condotto da Giovanni Maria Currò e Mauro Failla, che si propone come un primo e serio approccio per quanti vorranno fare del teatro la loro professione, ma anche per chi vuol mettersi in gioco e approfondire le potenzialità espressive del proprio corpo. Un percorso che intende aprire, sviluppare e approfondire le potenzialità comunicative dei partecipanti fornendo gli strumenti di base del lavoro dell’attore. Recitare senza recitare: obiettivo del laboratorio di avviamento alla recitazione, oltre a quello di approfondire le pratiche di gruppo e di socialità, è quello di raggiungere un effettivo miglioramento della consapevolezza delle proprie emozioni sviluppando quindi l’azione guidati da queste ultime (emoAzione) e stimolando, così, le capacità espressive di ciascuno dei partecipanti. Tramite esercizi mirati si tenderà alla rimozione di quelle sovrastrutture che si acquisiscono con il tempo e che, fungendo da filtro verso la realtà, sono spesso l’impedimento psicofisico non solo alla recitazione ma anche ai rapporti interpersonali: avvicinare gradualmente i partecipanti al laboratorio a fare su un palcoscenico ciò che, naturalmente, si fa nella vita quotidiana. “C’era una volta e una volta non c’era”, laboratorio di teatro per bambini (5 – 10 anni) a cura di Eleonora Bovo.
Perché il teatro affascina i bambini? Che bisogno c’è di farlo? Perché sceglierlo? A queste domande si vuol provare a rispondere, attraverso un percorso rivolto ai più piccoli, perché il teatro rende concreto il nostro immaginario, fatto di emozioni, desideri e bisogni. Al centro di questo lavoro ci sono dunque le necessità espressive, di gioco, di movimento, di finzione e di esplorazione dei bambini. Prendere in carico la loro richiesta di essere ciò che sono (e non ciò che agli adulti piacerebbe che fossero) e di mettere in atto ciò che li muove e quindi li emoziona è il punto di partenza inequivocabile per creare innanzitutto una relazione di fiducia e di protezione dal giudizio. Equilibrare con elasticità, quindi, regole di lavoro e libertà espressiva, accogliere e farsi guidare da richieste e stimoli che vengono dai bambini stessi e nutrire costantemente le condizioni grazie alla quali il gioco del teatro divenga spontaneo, fluido e cresca in complessità man mano che cresce la nostra sperimentazione e la confidenza del bambino rispetto al gruppo. Non un lavoro con testi imparati a memoria, né scene prestabilite e rigidamente strutturate, il frutto del gioco scenico sarà un’opera collettiva in cui la freschezza dell’improvvisazione si appoggia sull’elaborazione del bambino di un materiale tematico manipolato in modo personale e fatto proprio. “tu” play – Laboratorio di educazione teatrale per ragazzi (dagli undici ai quindici anni) a cura del Piccolo Teatro Blu, condotto da Cristina Capodicasa, Gerardo Fiorenzano e Giuseppe Capodicasa. Nella lingua inglese per dire “recitare” si utilizza il verbo “to play”, ovvero “giocare”. Giocare. E mettersi in gioco. L’obiettivo del laboratorio è quello di creare un teatro per il pubblico dei “grandi”, ma fatto dai giovanissimi, protagonisti assoluti di una scoperta: poter aprire le menti, cambiare le cose, promuovere cultura. Attraverso un divertente e originale laboratorio, si offrirà ai ragazzi un’opportunità di riflessione sui temi di maggiore interesse sociale quali la tutela dell’ambiente, la legalità, l’integrazione, l’impegno civile, la diversità, il bullismo, l’alimentazione, i cambiamenti climatici e molti altri. I giovani allievi, attraverso un cammino di progressiva crescita umana, civica e culturale, saranno così possibili artefici di un reale cambiamento, che avverrà attraverso un capovolgimento di ruoli fra colui che educa e colui che viene educato.Il laboratorio punta dunque all’utilizzo del teatro come strumento didattico, inclusi gli esercizi propedeutici e lo studio degli elementi di base del linguaggio teatrale. I ragazzi saranno in grado di far diventare straordinari gli oggetti più comuni o di appassionarsi alla narrazione, attraverso l’analisi del testo e del personaggio. Grazie al gioco teatrale svilupperanno l’immaginazione e l’intuizione, impareranno a concentrare le energie e a condividere le conoscenze, coltivando abilità e atteggiamenti utili in ogni aspetto della vita e dell’apprendimento.