Grazie ad una prova generosissima la squadra di Marra espugna di misura il “Ceravolo” con la rete del centrocampista, a segno al 6′ della ripresa su pregevole assist di Milinkovic. E’ la prima vittoria esterna, conquistata dopo due sconfitte di fila. L’occasione per il pari divorata dall’ex Tavares.
Il pre-partita. Sasà Marra è costretto ancora una volta a far di necessità virtù. Indisponibili gli squalificati De Vito e Musacci e gli infortunati di lungo corso Ciccone, Rea e Palumbo. Gli acciacchi di Ionut impongono un rimescolamento in difesa, dove Mileto torna sulla fascia. Esordio assoluto in campionato in giallorosso per Ricozzi a centrocampo e al centro della difesa per Bruno, scuola Crotone come Foresta, l’anno scorso a L’Aquila insieme al compagno di reparto Maccarrone e a Mancini, che agisce nuovamente da trequartista. Il romeno Lazar preferito a Bramati e Capua. Nel Catanzaro parte titolare l’ex Tavares, mentre si accomoda soltanto in panchina Baccolo. Di fronte due delle grandi deluse del torneo, condizionate anche dai cambi in panchina estivi.
La cronaca. Subito grande agonismo in avvio: per entrambe è d’altronde già una sfida determinante, se si vuole evitare un’annata di patemi e cullare magari ambizioni play-off. All’8′ in evidenza Sabato, che cerca Tavares, ma Maccarrone di testa lo anticipa. Sul fronte opposto non va a buon fine la combinazione tra Mancini, Milinkovic e Pozzebon. All’11’ Cunzi interviene con il braccio sull’insidioso traversone in area di Giovinco: cartellino giallo per lui, vane le proteste. Al 13′ termina alta la botta da fuori di Giovinco. Stessa sorte per il tentativo dalla distanza di Mancini sul fronte opposto. Sugli sviluppi del primo corner del match, si era reso pericoloso anche Patti. Al 23′ soltanto l’illusione del gol per Cunzi, che dal vertice sinistro dell’area conclude sull’esterno della rete e poi sfoga la sua rabbia su un cartellone pubblicitario. Con Bruno a bordo campo per un taglio al volto, decisivo l’anticipo di Akrapovic su Tavares.
Soltanto alla mezzora fanno il loro ingresso nell’impianto calabrese i sostenitori siciliani, che almeno hanno visto scongiurato il rischio del divieto di trasferta. Al 39’ si perde alto il tentativo di Giovinco su un invitante calcio di punizione, concesso per un fallo commesso da Maccarrone, peraltro ammonito nella circostanza. Brividi due minuti dopo quando la difesa del Messina si salva su Giovinco, che aveva ricevuto palla a centro area favorito da una serie di rimpalli. Altra disattenzione gravissima al 43’ sul pasticcio di Maccarrone: Berardi è provvidenziale in uscita sul pallonetto dell’ex Tavares. Il Messina rompe l’assedio con la bella iniziativa sulla destra di Milinkovic che salta un avversario e esplode il tiro: Grandi protegge il primo palo e devia in angolo. Si va al riposo sul risultato di 0-0.
Si riparte dopo l’intervallo con le stesse formazioni. La squadra di Marra inizia la ripresa con un buon piglio. La combinazione tra Pozzebon e Milinkovic non sortisce gli effetti sperati a causa del recupero di Sabato, poi si spegne a lato il tiro da fuori di Ricozzi. L’appuntamento con il vantaggio è però soltanto rimandato. Al 6’ inventa ancora Milinkovic, suggerimento in mezzo per l’accorrente Mancini che batte Grandi con l’aiuto di una leggera deviazione di Di Bari. E’ l’1-0 per il Messina, frutto del primo centro del centrocampista. Il Catanzaro ha subito la chance per rimettere la situazione in parità, ma Tavares divora svirgolando da due passi sull’assist di Cunzi. Incredibile errore degno di Mai dire Gol del portoghese, forse ingannato da un rimbalzo all’altezza dell’area piccola. Messina graziato. Somma inserisce l’altro ex Baccolo al posto di Patti. Al 14’, sugli sviluppi di un corner, il solito Cunzi sfrutta la spizzata di Di Bari e prova la girata, trovando la ribattuta della difesa. Marra opera il suo primo cambio: dentro Madonia per Milinkovic.
Somma sostituisce invece Tavares, rimpiazzandolo con Campagna. Il Messina rischia grosso quando Baccolo cerca di sfruttare un’indecisione tra Berardi e Mileto. Al 32’ occasione per Giovinco su punizione dalla sua mattonella: conclusione a giro del numero che non inquadra di un soffio lo specchio. Capua per Foresta e Ionut per Mancini le altre due mosse di Marra dalla panchina. Il Catanzaro prova a spingere e al 38′ Berardi compie un autentico miracolo su Campagna, in girata su cross di Sabato. Messina in apnea sugli ultimi disperati tentativi dei padroni di casa. Quattro i minuti di recupero. Campagna di testa spedisce a lato sull’ennesimo cross di Cunzi. E’ l’ultimo pericolo, anzi Pozzebon spreca in contropiede la chance per il raddoppio a tu per tu con Grandi. Il Messina espugna il “Ceravolo” (non accadeva dalla stagione 1998-99) e conquista tre punti pesantissimi. Primo successo esterno del torneo per la squadra di Marra che raggiunge quota 7 in classifica e respira.
Il tabellino. Catanzaro-Messina 0-1
Catanzaro (3-4-2-1): Grandi; Prestia, Di Bari, Patti (14’ st Baccolo); Esposito, Roselli, Van Ransbeek (32’ st Sarao), Sabato; Giovinco, Cunzi; Tavares (24’ st Campagna). In panchina: Leone, Pasqualoni, Icardi, Carcione, Moccia, Bensaja, Basrak, Maita, De Lucia. Allenatore: Mario Somma.
Messina (4-3-1-2): Berardi; Mileto, Maccarrone, Bruno, Akrapovic; Ricozzi, Lazar, Foresta (34’ st Capua); Mancini (36’ st Ionut); Pozzebon, Milinkovic (17’ st Madonia). In panchina: Russo, Bramati, Ferri, Rafati, Marseglia, Maniscalchi, Gaetano, Fusca. Allenatore: Sasà Marra.
Arbitro: Simone Sozza di Seregno. Assistenti: Matteo Micheli e Michele Nocenti di Padova.
Marcatore: 6’ st Mancini (M).
Note – Ammoniti: 11′ pt Cunzi (C), 38’ pt Maccarrone (M), 13’ st Ricozzi (M), 29’ st Roselli (C), 33’ st Foresta (M), 43′ st Di Bari (C)