Si chiude sull’1-1 la super sfida del “Salmeri”. Al rigore di Ancione risponde Filicetti con una punizione da cineteca, prima di un finale dalle grandi emozioni che fa uscire entrambe le squadre malconce, tra infortuni e un’espulsione per parte. Prima del fischio d’inizio, un minuto di raccoglimento per il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. I tifosi hanno consegnato invece una targa celebrativa a capitan Simone D’Arrigo, alla sua centesima presenza in rossoblù.
La prima occasione è dei mamertini, che scaldano i guanti di Aglianò al 6’. D’Arrigo batte punizione dalla sinistra e pesca in area Raia, che impatta debolmente sul pallone e lo lascia scorrere tra le mani del portiere ospite, così come su un cross teso scagliato dallo stesso capitano rossoblù da oltre 40 metri. Il primo guizzo del Palazzolo arriva invece su un’intuizione di Fichera, ma Messina manca l’appuntamento col colpo di testa nel cuore dell’area e Fagone blocca con sicurezza, al pari del traversone di Concialdi subito dopo. I padroni di casa iniziano a spingere sull’out di sinistra e sul quarto d’ora Rasà ci prova in semi-rovesciata, spedendo sul fondo il pallone crossato da Fleri in progressione. Un rimpallo favorevole permette poi ad Ancione di mettere i brividi alla retroguardia iblea. Il numero undici di casa si presenta appunto al duello con Aglianò, incrociando un mancino che finisce poco oltre lo specchio della porta. Al 20’ è Alfio Chiavaro a scuotere il Palazzolo. Il terzino gialloverde fa tutto solo sulla destra, percorrendo tutta la metà campo avversaria fino ad insidiare la porta milazzese con un tiro-cross che finisce di poco sul fondo. La gara è viva in entrambi i settori ed è ancora il solito Ancione ad assediare gli ultimi sedici metri palazzolesi. Sul recupero dell’attaccante ed il successivo scarico è però imprecisa la conclusione di Raia, che col destro la manda alta sulla traversa. Ottima è anche l’azione orchestrata da Cucinotta al 27’. Il difensore si spinge fino alla trequarti ospite, appoggiando la sfera sui piedi di Bertino al vertice dell’area. Conselmo anticipa alla conclusione l’ultimo uomo rossoblù, pur rischiano un clamoroso autogol con un pallonetto che manca i 7,32 difesi da Aglianò per una questione di centimetri. Il pallone scotta sui piedi dei ventidue in campo ed anche il Milazzo rischia su un errato disimpegno di Cucinotta. Intercetta quindi Marullo, che in area si fa sottrarre il pallone da Tricamo. Gli ospiti cominciano a giocare un calcio spregiudicato, arginato al meglio dai rossoblù che sono impeccabili in fase difensiva. E’ infatti perfetta, al 39’, l’intesa tra Cucinotta e Fagone, che chiudono a cerniera la velenosa verticalizzazione di Concialdi per Messina. Sul finire Aglianò anticipa Raia al tiro e para un colpo d’esterno di Bertino, prima del cross di Conselmo che chiama Fagone a respingere in volo.
Al rientro in campo mister Giunta gioca la carta Maximiliano Lucarelli, che torna nel proprio posto di trequartista rilevando Bertino. E’ proprio “El Gallardo”, toccando il primo pallone della seconda frazione, a impegnare severamente Aglianò, costretto ad allungarsi e respingere coi pugni un pericoloso traversone diretto sul secondo palo. Al 51’ la risposta iblea è affidata a Fichera, che spizza di testa su un lancio di Concialdi dalla sinistra spedendo il pallone un paio di metri alla destra della rete avversaria. Poco dopo vibranti proteste del Milazzo sull’azione inventata da D’Arrigo. Il playmaker innesca Lucarelli sulla sinistra ed il successivo appoggio è per Fleri, che penetra in area e trova la respinta di Ricca: i mamertini reclamano calcio di rigore, per un tocco giudicato di mano. Subito dopo, ecco l’episodio che cambia il match. Minuto numero 60: Lucarelli entra in area e ammattisce Ricca, costretto ad atterrarlo. E’ subito calcio di rigore, di cui si incarica Ancione. La ricorsa tradisce Aglianò, che viene letteralmente messo a sedere e trafitto alla sua destra. Lucarelli, appena di rientro, torna ad infortunarsi ed è costretto a lasciare il campo. Il vantaggio rossoblù dura però meno di tre minuti. Filicetti, su punizione, è una sentenza ed il Palazzolo colpisce immediatamente sul fallo sanzionato a Tricamo. Dai 20 metri è mortifero il colpo mancino del centrocampista, che si insacca sotto l’incrocio dei pali senza permettere replica a Fagone. Il Milazzo, intanto, perde anche D’Anna che costringe Giunta e giocare l’ultimo cambio con ancora metà tempo da giocare. Non è ancora tutto e dal 72’ si giocherà in dieci contro dieci. Catanzaro mostra appunto il rosso diretto a Peppe Costa ed Alfio Chiavaro, rei di reciproche scorrettezze a gioco fermo. La gara continua sui muscoli e sui nervi ed all’82’ è un super Totò Fagone a mantenere la parità. Fichera conclude fortissimo dalla lunetta ed il portiere si allunga in tuffo respingendo miracolosamente in angolo. Due minuti più tardi Ancione ha sui piedi la palla di un nuovo vantaggio. Incorrendo dalla destra, l’attaccante di casa conclude con un destro a giro che mette tutti fuori causa, prima di infrangersi sull’incrocio dei pali interno nello stupore generale del “Salmeri”. A due dalla fine, Cucinotta respinge un pallone vagante sulla linea di porta, anche se a gioco fermo per una carica sul portiere sanzionata dall’arbitro. Sul finire Tricamo respinge una botta di Calabrese in area, mentre l’assistente Chillemi blocca l’azione corale dei rossoblù con gli iblei in uscita. Non basta il cuore a Milazzo e Palazzolo: finisce senza vincitori né vinti la prima gara di cartello del torneo. Nel prossimo turno l’undici di Giunta resterà in casa per affrontare il Rosolini. I gialloverdi affronteranno invece allo “Scrofani Salustro” il Giarre.
Milazzo-Palazzolo 1-1
Marcatore: 62’ Ancione (M su rigore), 65’ Filicetti (P).
Milazzo (4-3-1-2): Fagone; Manzella, Cucinotta, Tricamo, Fleri; Raia, D’Arrigo, D’Anna (67’ Balastro); Bertino (46’ Lucarelli – 64’ Costa); Rasà, Ancione. All. Giannicola Giunta. A disposizione: Trovato, Porcino, Casale, Giunta.
Palazzolo (4-3-3): Aglianò; Chiavaro, Ricca (82’ Boncaldo), Nobile (77’ Figura), Conselmo; Filicetti, Calabrese, Marullo (87’ Bordonaro); Fichera, Messina, Concialdi. All. Pippo Strano. A disposizione: Sciuto, Musumeci, Russo, Petrullo.
Arbitro: Gianluca Catanzaro di Catanzaro. Assistenti: Diego Pernicone della sezione di Catania e Lorenzo Chillemi della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto.
Note – Ammoniti: Bertino, Lucarelli, Raia, Tricamo, D’Arrigo (M) Nobile, Ricca (P). Espulsi: Costa (M) e Chiavaro (P) al 72’ per reciproche scorrettezze. Recupero: 1 pt, 7 st. Angoli: 4-1.