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Il Messina avvia una ristrutturazione societaria. Dal mercato arriverà un attaccante

Le trattative con i potenziali acquirenti non sembrano decollare e allora il presidente Natale Stracuzzi e gli altri soci hanno deciso di rompere gli indugi. Nel pomeriggio di venerdì si è tenuto un vertice, che ha regalato sensazioni positive e maggiore ottimismo sul futuro prossimo. Verrà avviata infatti una ristrutturazione societaria, che garantirà gli introiti necessari per onorare le prossime scadenze economiche e pianificare senza troppi patemi il campionato già in corso. Almeno questo è l’obiettivo degli attuali proprietari, stanchi di aspettare svolte “esterne”, paventate ormai da quattro mesi ma ancora non concretizzatesi.

Micali, Stracuzzi e Oliveri
Nino Micali, Natale Stracuzzi e Piero Oliveri, tre dei soci dell’ACR Messina

Nelle scorse settimane era stato trovato un accordo finalizzato all’aumento di quote da parte dell’Antares, che sarebbe passata dal 10 al 40% del totale, ma soltanto in vista dell’eventuale ingresso della cordata laziale sponsorizzata dall’ex dirigente del FC Messina Giovanni Carabellò. L’accordo siglato dall’ACR sabato scorso a Patti non ha però avuto un seguito e anche sui nomi dei tre imprenditori che componevano il gruppo di investitori non vi è alcuna certezza.

Non è chiaro se la ristrutturazione comporterà un rimescolamento delle quote o il coinvolgimento di nuovi soggetti. Di certo sia Stracuzzi che l’Antares hanno già garantito il versamento di somme utili per coprire le scadenze di metà settembre e metà ottobre, relative a stipendi e contributi dei tesserati per l’ultimo trimestre. Una sorta di ricapitalizzazione, resa possibile anche grazie alla riduzione degli esborsi, dovuta a un monte ingaggi limitato (i “premi di valorizzazione” sono lievitati sensibilmente rispetto a un anno fa) e alla rateizzazione pluriennale di parte dei debiti ereditati dalle precedenti gestioni.

Il presidente Stracuzzi in tribuna a Melfi
Stracuzzi, Gugliotta e Oliveri in tribuna a Melfi

Ovviamente tutto ciò non preclude l’eventuale coinvolgimento futuro del gruppo Proto, che resta comunque fermo su posizioni inconciliabili con le intenzioni dell’attuale proprietà. L’imprenditore ennese dovrebbe formalizzare presto una terza proposta, migliorativa rispetto alle due precedenti. Secondo indiscrezioni, verrebbe in particolare aumentato da 50 a 100mila euro il corrispettivo riconosciuto all’attuale proprietà in cambio della cessione dell’intero pacchetto azionario, al quale si aggiungerebbe poi il “bonus” in caso di promozione in B nel successivo triennio. Ma, a queste cifre, appare improbabile un passo indietro dell’attuale proprietà, disposta ad essere affiancata ma non rimpiazzata in toto.

Sul fronte mercato, è stato formalizzato l’innesto del centrocampista Manuel Mancini, che potrebbe peraltro garantire maggiore duttilità a Marra, capace così di proporre un 3-5-2 o un 3-4-3 a lui più congeniali rispetto al 4-3-3 ereditato da Bertotto, oltre che di fronteggiare l’assenza di Rea, che resterà ai box almeno per un altro mese. Rispetto alle candidature filtrate nelle ultime settimane, quella dell’ex L’Aquila è stata preferita anche per motivi di natura fisica ed atletica, oltre che per il placet del mister.

ACR Messina
Dopo l’innesto di Mancini a centrocampo, previste novità in attacco ma anche in uscita

Nelle prossime ore la società intensificherà le trattative con un attaccante (oltre a Ceccarelli in piedi altre piste), in grado di garantire maggiori alternative in un reparto che per due mesi sarà privo di Ciccone, protagonista solo nel precampionato per via di un infortunio. Previsti anche alcuni movimenti in uscita tra gli under. L’attuale rosa di ben 33 elementi non è gestibile dallo staff tecnico. Tra le rinunce e il dirottamento di qualche giovane in “Berretti”, si scenderà a quota 26 calciatori. E considerata la fumata bianca sul fronte societario, forse si potrà iniziare a pensare soltanto al calcio giocato.

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