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L’Orlandina prova a ripartire dalla Prima Categoria. I retroscena dell’operazione

Arriverà la fine, ma non sarà la fine”. Irrompe infatti all’improvviso, “a tempo scaduto”, il colpo di scena su una lunga, poco felice, quasi surreale querelle che sembrava definitivamente chiusa. Orlandina Calcio: ci risiamo. I dirigenti tirrenici, dopo la mancata iscrizione al campionato di Promozione, avrebbero trovato un’exit strategy per evitare la radiazione dai quadri FIGC. Il salvagente corrisponde al campionato di Prima Categoria, alla cui iscrizione la dirigenza starebbe lavorando già da qualche giorno, nonostante le ben note vicissitudini societarie, con in testa le sentenze del Collegio Arbitrale relativamente alle pendenze pregresse verso tecnici e calciatori. La telenovela continua insomma, e la dirigenza punta a riprendere in mano le redini del proprio destino. Debiti compresi, ça va sans dire.

Orlandina calcio
L’Orlandina in soli due anni ha accumulato oltre 50 sconfitte e conquistato soli 12 punti, per due retrocessioni consecutive

Partendo dai fatti più recenti, lo scorso 5 agosto, il comunicato ufficiale n.20 del comitato siciliano LND recitava così: “N.F.C. Orlandina A.S.D., benché iscritta online, ha successivamente inviato nota di rinuncia”.  Pronosticata dunque la cancellazione della storica matricola 78810, date le pendenze non ancora risolte da parte della stessa società. Cancellazione, diretta conseguenza all’inattività del club, che diverrebbe però ufficiale solo dopo la partenza dei campionati di Terza Categoria, qualora la società non battesse alcun colpo e non riuscisse a perfezionare l’iscrizione a nessuna categoria, settore giovanile e Serie D di Calcio a 5 inclusi. Autoesclusione, pertanto, fino ad oggi, quando pare che baracca e burattini siano tornati in piedi per cercare di proseguire l’attività sociale.

 Nino Vitale
L’ex tecnico Nicola Ferrara ed il presidente Nino Vitale (foto Calogero Germanà)

La macchina pertanto è già in moto e si starebbe definendo il gruppo di persone disposte a prendere per mano la società. Antonino Vitale, vicepresidente facente funzioni, diciamo pure “factotum” del sodalizio, pare sia pronto a ricoprire il ruolo di presidente, mentre dovrebbero restare all’interno altri due o tre componenti che hanno fatto parte del sodalizio fino ad oggi. Chi sono non è dato a sapere, da parte di una società che non ha mai presenziato a un pubblico confronto. Quanto all’aspetto tecnico, ci sarebbe la disponibilità di Fabio Cilento a ricoprire il ruolo di allenatore. 47enne, fresco di licenza UEFA B, ha collaborato con la Polisportiva Acquedolcese come responsabile degli juniores ed è stato vice-allenatore della Folgore Sant’Agata, militante in seconda categoria. Si vocifera, inoltre, di possibili ingressi in società, mentre proprio Cilento lavorerebbe già alla costruzione “ex novo” dell’organico, per rimpiazzare praticamente tutti i calciatori, ormai diretti verso altri lidi.

Ritornando ai passaggi previsti dai regolamenti federali, bisogna ricordare l’Orlandina potrà iscriversi a sole tre condizioni: presentazione della domanda di iscrizione, disponibilità di un campo di gioco e conti in regola verso i creditori. Intanto, sono scaduti alle ore 17:00 di oggi, giovedì 25 agosto, i termini per presentare istanza di ammissione. L’organico della Prima Categoria sarà presentato lunedì 5 settembre, quando sarà compiuto un ulteriore passaggio. L’ultimo gong, quello per l’iscrizione alla Terza Categoria, suona invece venerdì 7 ottobre, ultima data utile per salvare (sic!) il titolo. Quanto al campo di gioco, c’è già la disponibilità del comune.

Franco Ingrillì a riunione con le società sportive orlandine. Assente l'Orlandina Calcio
Franco Ingrillì, da candidato sindaco, a riunione con le società sportive orlandine. Assente l’Orlandina Calcio

Giovedì mattina il sindaco Franco Ingrillì ha controfirmato la richiesta che la società ha avanzato, autorizzando la fruizione dell’utilizzo dell’impianto “Ciccino Micale” espressamente richiesta per il campionato di Prima Categoria. Porte aperte, dunque, ma è in Lega che si gioca la vera partita per far sì che la matricola emessa nel 1951 non sia dichiarata “inutilizzabile”. Ingrillì, impegnato in prima persona per l’eventuale coinvolgimento di imprenditori locali, ha riscontrato esito negativo e attende ora notizie dalla società. Contattato telefonicamente, il primo cittadino ritiene che, stante così le cose, l’Orlandina andrebbe avanti con le sole forze della stessa società e grazie ad un paventato abbattimento del monte debitorio. Ingrillì ha infatti ricevuto delle rassicurazioni in tal senso, da una società che dichiara di poter affrontare le pendenze che su cui si giungerebbe ad un patteggiamento proprio con i creditori.

Alacqua e Princiotta sono stati entrambi sollevati dall'incarico nonostante l'ottima gestione in una situazione societaria imbarazzante
Alacqua e Princiotta ai tempi dell’Orlandina. Sollevati dall’incarico nonostante l’ottimo lavoro in condizioni societarie imbarazzanti

Sul punto cruciale, quello che riguarda gli accordi economici, la parola passa ai tecnici Antonio Alacqua, Basilio Arasi, Angelo Galfano, Ignazio Princiotta e Santo Mazzullo, per cui l’Orlandina è stata condannata a pagare cifre che, a “prezzo pieno”, sommerebbero circa 50.000€. Nei dibattimenti, inoltre, la società non ha mai fatto pervenire controdeduzioni o memorie difensive. Tra chi sta dall’altra parte del tavolo, Princiotta dichiara di aver avuto un solo contatto con la dirigenza due mesi fa, che non ha avuto alcun seguito, mentre Alacqua ed Arasi affermano di non essere mai stati contattati da chi ha gestito la società nel dopo-Romagnoli.

Cambiano i tempi, cambia la categoria ma l’agenda del sodalizio paladino resta sempre la stessa. Tra tecnici a libro paga e due stagioni da dimenticare, sembrava la fine ma non è stata la fine. Intanto l’Orlandina, quella che ha scritto pagine di storia, sembra già morta da un pezzo.

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