Antonio Lotronto guarda indietro e sorride, si volge in avanti e progetta pezzi di futuro. Il presidente del Comitato Fipav Messina ha raggiunto un altro obiettivo, consegnando la bellezza di Vulcano al beach volley internazionale. Con il suo calore, con i suoi tramonti che tolgono il fiato.
L’ennesimo successo, figlio di una strategia che mira alla valorizzazione del territorio in modo concreto, senza scadere nella retorica fine a sé stessa. La tappa del circuito Cev, organizzata a fine luglio dalla Fipav messinese, ha colto nel segno: una miscela tutta da gustare dei migliori ingredienti che uniscono in modo indissolubile lo sport e il turismo, la spiaggia e il sano agonismo. “Una tappa che ha ottenuto anche un effetto a cui si bada meno – sottolinea il presidente della Fipav Messina – e che in realtà ha un valore straordinario: la valorizzazione del territorio attraverso lo sport, certo, ma anche la valorizzazione dello sport attraverso la bellezza delle spiagge siciliane. Ho pensato a questo aspetto quando ho notato i tanti bagnanti avvicinarsi ai campi. Entusiasmarsi, applaudire, tifare. Gente che magari non era lì per la tappa, e che però ha avuto un impatto, emotivo e passionale, con questo splendido sport. Una disciplina che andrebbe valorizzata esponenzialmente, soprattutto sulle nostre spiagge. Senza arroccamenti, senza campanilismi: la bellezza della Sicilia non può avere distinguo, posizioni privilegiate. Va gustata per intero, fin in fondo. Pensare di confinare il beach volley alle Capannine di Catania – senza alcun dubbio una tra le tante splendide location – sarebbe assurdo. Attraverso lo sport dobbiamo sforzarci di dare alla nostra isola il tributo che merita. Dobbiamo farlo con costanza e organizzazione. Con passione ed entusiasmo”.
Vulcano farà da apripista, insomma: “Vogliamo alzare l’asticella, sia in termini quantitativi, con l’organizzazione di un numero crescente di eventi di beach, sia in termini qualitativi, cercando di ospitare tappe sempre più importanti in termini di valori assoluti e quindi di livello degli atleti partecipanti. Difficilmente, nel nostro paese, è possibile riscontrare una tale vastità di spiagge, e di bellezza in senso assoluto, come quelle offerte dalla nostra Sicilia”.
La tappa Cev è l’ennesima dimostrazione di come sia possibile produrre valore attraverso lo sport, dopo l’esperienza del Trofeo delle Regioni organizzato con successo nell’estate 2015 sulla costa tirrenica messinese: “Più il tempo passa, più questa, che per molti era una chimera, per il Comitato messinese diventa una certezza. Su questo fronte abbiamo percepito riscontri quasi trasversali. A Vulcano, per dire, si è stretta con ancora maggiore forza la sinergia con il presidente Fipav Palermo Roberto Mormino, con cui abbiamo condiviso delle giornate fantastiche. Ennesima dimostrazione di come l’unione d’intenti e la condivisione di idee possano produrre solo aspetti positivi. Non è semplice – prosegue Lotronto – organizzare manifestazioni di tale portata su un’isola come Vulcano. Ma la passione aiuta a ridimensionare i problemi, a superarli. Lo spirito con il quale la macchina organizzativa ha affrontato ogni aspetto, ogni dettaglio, ci ha permesso di portare avanti senza intoppi l’evento”.
“Dovrei ringraziare fin troppe persone, rischiando di dimenticare qualcuno. Sarebbe ingiusto. Quindi il mio pensiero va a chiunque abbia speso anche un solo minuto del proprio tempo per questo evento, senza distinguo”. Tante immagini, ma è necessario recuperarne una da copertina: “Scelgo il sorriso costante sui volti delle atlete, soprattutto di quelle straniere: è la sintesi perfetta di tutto il ragionamento fatto”. Sguardi incantati dinnanzi allo scenario delle Eolie. L’aggettivo “Wonderful” pronunciato quasi sottovoce, a spezzare di continuo il silenzio delle giocatrici che facevano il bagno tra una sfida e l’altra. Che abbia vinto una coppia di tedesche è importante ai fini delle statistiche, ma irrilevante nel quadro della “mission” che faceva da cornice alla manifestazione. Perché ancora una volta ha vinto lo sport. E poi, ovviamente, Vulcano, in tutta la sua bellezza.