Elios Manzi è rimasto al palo nella prima giornata di gare olimpiche a Rio de Janeiro. Il talento messinese nei 60 kg ha affrontato Kim Won Jin, il numero uno della categoria e della classifica mondiale. Ci sarebbe voluto un miracolo per portare a casa il match, ma pur rimanendo sconfitto per uno yuko (o soto gari), il ventenne siciliano ha dimostrato di essere già all’altezza dei più forti, lottando alla pari e mettendo in difficoltà il 24enne coreano, costretto a battere in ritirata nell’ultimo minuto, al punto da essere penalizzato per tre volte.
Ciononostante c’è qualche muso lungo nello staff azzurro, ma è il DTN Kiyoshi Murakami a scuotere atleti e tecnici con poche parole obiettive, che puntano lo sguardo più avanti: “Moscatt ha trovato un’avversaria piú complicata del previsto. La seconda sanzione è un po’ dubbia, ma l’incontro è stato equilibrato. Manzi aveva un incontro proibitivo con il numero 1, ma sul tatami la differenza non si è notata. Ha combattuto ad armi pari e con un po’ più di fortuna avrebbe potuto superarlo. Elios non deve abbattersi perché il futuro è dalla sua parte e potrebbe essere uno dei big della prossima Olimpiade”.