“Che peccato per Vincenzo“. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha espresso così la sua delusione per la caduta di Nibali nel finale della prova in linea di ciclismo ai Giochi di Rio. Il premier, dopo aver seguito con trepidazione le fasi conclusive della gara, si è informato sulle condizioni del corridore siciliano, confessando il dispiacere per una medaglia sfumata negli ultimi chilometri.
Vincenzo è rientrato in Italia in nottata sul volo di Stato dello stesso presidente Renzi. Dal Brasile lo “Squalo dello Stretto” si porta una doppia frattura alla clavicola e tanto rammarico. La condotta di gara degli italiani era stata a dir poco perfetta e gli Azzurri avevano condotto a lungo le danze, preparando nel migliore dei modi un finale che avrebbe portato sicuramente a uno degli ambiti primi tre posti.
Al rientro non ci saranno critiche e polemiche, ma applausi scroscianti. Passerà anche questa. Le ferite (quelle fisiche) si rimargineranno. Le emozioni resteranno. La stagione, al di là di colpi di scena, si può ritenere conclusa. Per Nibali è tempo di voltare pagina, dal 2017 inizierà una nuova carriera: addio alla Astana dopo quattro anni e contratto con la nuova formazione del Bahrain. Peccato che per un 32enne appaia più lontana la possibilità di riprovarci a Tokyo 2020. Ma con Nibali mai dire mai. E ad ogni modo i successi già in bacheca sono talmente tanti che neppure una cocente amarezza può ridurre la soddisfazione per quanto è stato conquistato in precedenza.