La XXXI edizione dei Giochi Olimpici dell’era moderna entra nel vivo. Per quindici giorni Rio de Janeiro e il Brasile saranno al centro del mondo sportivo e non solo. Il paese Sud Americano dopo i Campionati del Mondo di Calcio trova un’altra occasione per rilanciare la propria immagine nel mondo.
Si inizia nella notte tra venerdì e sabato 5 agosto con la cerimonia d’apertura e già sabato ci sarà da restare incollati ai teleschermi per tifare Vincenzo Nibali, impegnato nella prova in linea di ciclismo. Un tracciato duro ed esigente, forse il più impegnativo mai presentato in una prova olimpica di ciclismo.
Percorso adatto a uomini di fondo, per questo lo “Squalo dello Stretto” è uno dei grandi favoriti, il secondo stando alle stime dei bookmakers. Il favorito numero uno sarà lo spagnolo Alejandro Valverde, grande cacciatore di classiche. Il terzo classificato del Giro d’Italia di quest’anno può contare su di una condizione ottimale, denotata anche al recente Tour de France, concluso al sesto posto finale, nonostante abbia corso in appoggio al proprio capitano Nairo Quintana.
Alle spalle della coppia Valverde – Nibali si attesta il vincitore del Tour de France Chris Froome. Il britannico si dice concentrato e determinato a raggiungere un traguardo prestigioso per lui e per tutta la sua nazione. Il percorso lo pone, per forze di cose, come uno dei grandi favoriti.
In casa Italia non solo Nibali, anche Fabio Aru parte con i gradi di capitano. Il ciclista sardo è uscito dal Tour de France con morale sotto i tacchi dopo la crisi in una delle ultime tappe. Nella corsa francese il suo obiettivo erano le prime cinque posizioni della Generale e il 13esimo posto finale non può certo lasciarlo soddisfatto. Per questo vedremo un Aru quanto mai determinato in cerca di un pronto riscatto.
La squadra italiana sarà tutta dedica ai due capitani designati: accanto a Nibali e Aru ci saranno Alessandro De Marchi, Diego Rosa e l’altro siciliano Damiano Caruso. Le aspettative su questa Nazionale ci sono tutte e sono concrete le possibilità di vedere nuovamente un ciclista Azzurro sul gradino più alto del podio a dodici anni di distanza da Paolo Bettini, vincitore della prova in linea ad Atene 2004.