Ultimi giorni di vacanza per il Milazzo, che ripartirà martedì 26 in vista di una stagione che tutti i tifosi sperano sia quella del rilancio. Sotto il Castello si è tornati a pensare in grande. Il ritorno di Pietro Cannistrà alla guida della società ha toccato le corde nostalgiche dei tifosi, che hanno ancora davanti agli occhi le splendide annate tra il 2008 e il 2010, in cui la compagine rossoblù riuscì a compiere il doppio salto dall’Eccellenza alla Seconda Divisione della Lega Pro.
Il ritorno di D’Anna e l’acquisto di giocatori del calibro di Maximiliano Lucarelli sono un chiaro segnale al campionato, con un Milazzo desideroso di lottare per le zone nobili della classifica. Ma prima di tutto la società ha voluto confermare la fiducia verso la spina dorsale della squadra e dello spogliatoio, punto di forza anche lo scorso anno, con la squadra di Antonio Alacqua partita tra mille difficoltà e capace comunque di raggiungere una salvezza tranquilla. Oltre a Simone D’Arrigo, prosegue la propria avventura rossoblù anche Salvo Balastro, che con le sue cinque stagioni a Milazzo è da considerare a tutti gli effetti una bandiera: “Restare per un altro anno a Milazzo mi riempie di gioia. Mi accingo a vivere la quinta stagione in rossoblù e sono davvero molto felice, perchè per me ormai questa città è la mia seconda casa – ha dichiarato -. Mi trovo bene, l’ambiente con me è sempre stato fantastico. Sono tornato lo scorso anno ma è come se non me ne fossi mai andato. Quest’anno partiamo con obiettivi diversi rispetto alla passata stagione, l’asticella si è alzata perchè la nuova proprietà si è prefissata traguardi più congeniali alla storia e al blasone del Milazzo. Spero che il lavoro del direttore Bottari e del presidente Cannistrà porti i suoi frutti, prima di tutto si sta cercando di formare un gruppo fatto di grandi uomini prima ancora che da grandi giocatori”.
Il Milazzo ripartirà da Giannicola Giunta, protagonista di un piccolo grande miracolo con il Torregrotta: “Sinceramente non abbiamo avuto modo di parlare, ma ho letto alcune sue interviste e devo dire che ho avuto un’ottima impressione. E’ chiaro che condivide la linea della società, vale a dire quella di cercare prima di tutto giocatori pronti al sacrificio e con la bava alla bocca. Il Milazzo non deve ripartire da un singolo giocatore, ma da un gruppo capace di superare eventuali difficoltà e pronto a lottare per un obiettivo comune. Ecco quale sarà il nostro segreto, la nostra arma in più in vista del prossimo campionato. Il mister ha parlato spesso di volere giocatori che hanno fame, cosa che io ritengo di avere ed è per questo motivo che non ho mai dubitato sulla mia eventuale riconferma”.
Per Balastro, la soddisfazione più grande sarebbe quella di rivivere i fasti dell’era Venuto, lasciandosi alle spalle anche annate in chiaro-scuro: “Non mi ritengo un fenomeno, ma so stare nel gruppo e credo di essere anche una presenza positiva all’interno dello spogliatoio, credo che proprio per questo motivo sia arrivata la conferma. Il biennio vissuto con mister Venuto mi ha insegnato tanto, mi ha fatto capire quanto ancor prima che i mezzi tecnici siano importanti le doti morali e caratteriali, che una squadra non vince se non ha un gruppo coeso alle spalle. Quando vincemmo il campionato di Serie D lo abbiamo fatto con una squadra fatta di esordienti: in pochi avevano giocato quella categoria, ma nonostante tutto abbiamo battuto squadre sulla carta più attrezzate ed esperte. Mi piacerebbe che si ricreasse quel clima, anche perché l’anno precedente, in Eccellenza, puntavamo ai play-off ma non al primo posto, visto che a detta di tutti l’Acireale era la squadra da battere. Avversarie toste quest’anno ce ne saranno, a partire dal Troina e senza dimenticare il Pedara San Pio X”.