La diciottesima tappa del Tour de France ha arriso a Chris Froome. Il britannico ha dominato la cronoscalata, rafforzando il proprio primato in classifica. Mancano ancora tre tappe (quella finale di Parigi e quelle di alta montagna delle terzultima e penultima frazione) ma i giochi per il primo gradino del podio sembrano ormai fatti, con il capitano del team Sky pronto a essere incoronato per la terza volta re della corsa francese.
Tutta aperta invece la corsa per le piazze d’onore. Una lotta che coinvolge anche Fabio Aru. Il sardo è in crescendo, lo dimostra la prova offerta nella cronoscalata, chiusa al terzo posto con un ritardo di 33″ su Froome e con lo stesso tempo di una specialista come Richie Porte. Grazie a questa prestazione il corridore dell’Astana ha scalato la classifica generale e adesso si trova in settima posizione a poco meno di due minuti dalla terza piazza occupata da Adam Yates. Il podio di Parigi non è più una chimera, anche grazie all’ottimo supporto di una squadra compatta e in particolar modo di Vincenzo Nibali, gregario di lusso nelle ultime tappe di montagna.
Aru a fine cronometro ha voluto elogiare il lavoro dei compagni e dello “squalo dello Stretto: “Sono contento di questo risultato. Per me era un test importante. Adesso penso a recuperare in vista delle ultime due tappe molte importanti. La squadra è compatta, ad iniziare da un fantastico Nibali. Ci tengo a nominare in particolare Vincenzo, perché in queste settimane è stato un po’ criticato, in maniera ingiusta. Adesso mancano le ultime decisive tappe e io darò tutto me stesso”. Le parole di Aru tendono così a fugare qualsiasi dubbio su eventuali attriti con il messinese: un viatico importante per le Olimpiadi, dove i due saranno i capitani designati della Nazionale italiana.