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Ricozzi: “Devo tanto a Muzzi e Stellini. Orgoglioso dell’insistenza del Messina”

Dopo cinque anni nei vivai della Roma e del Genoa, Simone Ricozzi è pronto a esordire in una prima squadra a Messina. L’ACR ha già lanciato talenti in uscita da questi due settori giovanili. Due nomi su tutti, il portiere Lagomarsini, svezzato dai rossoblu, e l’estroso romanista Ciciretti, che dopo un’annata sfortunata nel Messina di Lo Monaco è stato protagonista nel Benevento che ha conquistato la B.

Simone Ricozzi
Simone Ricozzi con la maglia del Genoa, club da cui arriva in prestito

Originario di Genzano, centro di 24.000 abitanti a un passo dalla Capitale, vive il suo primo approccio con una squadra professionistica a Fiuggi, non molto distante dalle sue radici. “Mi sto trovando bene. Stiamo lavorando davvero tanto e in ritiro c’è grande intensità. Abbiamo sostenuto i test atletici e iniziato a lavorare con il pallone”. Il ritiro nella sua terra ne ha facilitato l’ambientamento. “Conoscevo già Jacopo Ferri, che è cresciuto come me nella Roma e ho trovato anche dei ragazzi che abitano vicino alla Capitale. Tutto questo mi sta facilitando. Mi sento già a casa”.

Ricozzi approda a Messina con ottime credenziali. Il Genoa sta sfornando regolarmente elementi di spessore e non è un caso che un ex giallorosso come Carmine Coppola, oggi imprenditore e procuratore, lavori spesso con il sodalizio rossoblu. Il 19enne, che ha collezionato una trentina di apparizioni nel campionato “Primavera”, aveva già incrociato il suo nuovo allenatore Valerio Bertotto: “Conoscevo di vista il mister, che ho incontrato quando allenava la Rappresentativa di Lega Pro. Sinceramente ci eravamo un po’ persi, ma mi ha fatto piacere ritrovarlo qui”.

Roberto Muzzi
Roberto Muzzi ha cresciuto Ricozzi a Roma

La principale dote di Ricozzi è la duttilità: “Preferisco giostrare davanti alla difesa ma negli anni ho imparato a giocare anche da difensore centrale. Ho un buon fisico e cerco di sfruttarlo. Posso agire anche in una posizione intermedia, tra centrocampo e difesa, cercando di garantire un po’ di filtro”. Se il promettente Ferri è stato cresciuto dai vari Montella, Stramaccioni, Tovalieri e De Rossi, Ricozzi ha avuto almeno due maestri d’eccezione: “Ho militato per quattro anni nella Roma, poi l’estate scorsa sono passato al Genoa. Ringrazio tantissimo per l’esperienza nella Capitale Roberto Muzzi, che mi ha lasciato tantissimo come bagaglio tecnico e comportamentale”.

L’ex attaccante, oggi sulla panchina del Panathīnaïkos, nelle vesti di vice di Stramaccioni, è stato una bandiera del Cagliari e dell’Udinese, dove per cinque anni è stato compagno di squadra proprio di Bertotto. Logico pensare che l’attuale tecnico del Messina si sia consultato con l’ex compagno, prima di definire l’operazione. Il neo-giallorosso ha trovato grande continuità di rendimento anche nella città della Lanterna: “A Genova ho vissuto un’annata importante. Ringrazio la società e mister Stellini, che mi ha dato tanti consigli. Mi porto dietro tanti ricordi piacevoli”.

Ricozzi
Ricozzi in allenamento con i nuovi compagni

Ricozzi è consapevole che un classe 1997 dovrà faticare non poco per trovare spazio, pur in una categoria che privilegia i giovani per regolamento: “Cercherò di dare il massimo quando verrò chiamato in causa. Questa è per me la prima esperienza tra i grandi, è normale incontrare qualche difficoltà. Però i passaggi a vuoto mi aiuteranno a crescere. Affronto questa avventura con il migliore spirito possibile, con l’obiettivo di imparare e accumulare minutaggio”.

Il direttore sportivo Vittorio Tosto ha seguito personalmente Ricozzi già nella passata stagione, nel campionato “Primavera”: “Ho parlato con il direttore, mi aveva seguito sia in partita che in allenamento. Le sue parole e il loro insistito interesse mi hanno reso orgoglioso”.

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