Luca Martinelli, uno dei grandi protagonisti dell’ultima positiva stagione del Messina, ripartirà con ogni probabilità dall’ambizioso Foggia. I pugliesi, dopo avere mancato l’assalto alla B soltanto nella finale play-off con il Pisa di Gattuso, non avranno alternative al trionfo nella prossima stagione.
Tra i primi nomi sul taccuino del direttore sportivo Giuseppe Di Bari c’è proprio quello del difensore originario di Rozzano, lo stesso centro milanese che ha dato i natali ad Arturo Di Napoli: “Stiamo trattando con il Messina, con il quale Luca aveva rinnovato il contratto, ma non c’è ancora nulla di definito, anche perchè il suo procuratore è all’estero. Su Martinelli ci sono peraltro tante squadre ma stiamo cercando comunque di chiudere l’operazione”.
Considerato che in Lega Pro è praticamente impossibile ottenere degli introiti di natura economica, il Messina sta cercando di strappare una contropartita tecnica, che avrebbe potuto essere il centrocampista Giuseppe Sicurella, classe 1994, una quarantina di presenze e due reti a Foggia dal 2013 al 2015, prima del prestito al Lumezzane.
Un’ipotesi che però è tramontata, come conferma il dirigente pugliese: “In un primo momento abbiamo parlato di Sicurella ma la definizione dei nuovi regolamenti sugli under ci ha convinto a orientarci diversamente. Giuseppe è un giovane che è con noi da tre anni e conosce già l’ambiente. Abbiamo deciso quindi di toglierlo dal mercato, rinnovandogli ancora fiducia”.
A questo punto, se il Foggia vorrà davvero battere la concorrenza, dovrà proporre un’alternativa all’ACR. Di Bari ha già programmato un nuovo colloquio con il suo alter ego messinese: “Incontrerò Vittorio Tosto a Milano. Stiamo ragionando su altri nominativi, ma non abbiamo ancora le idee chiare”.
In attesa di assicurarsi una contropartita tecnica che renderà più accettabile la separazione da Martinelli, il Messina può godersi i primi accordi già definiti, come quello che porterà in riva allo Stretto il promettente Simone Ricozzi. Dopo la conferma del procuratore Danilo Caravello, arriva il definitivo assenso del Genoa.
Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile rossoblu, tiene a rimarcare che il centrocampista era un pallino di Vittorio Tosto: “Il direttore sportivo del Messina lo ha visto giocare più volte nel corso dell’ultimo anno. Gli piace molto e lo ha voluto con sé in Sicilia. Il ragazzo ha preferito questa destinazione ad altre richieste provenienti dalla Lega Pro”.
Nato a Genzano e cresciuto nella Lodigiani, per quattro anni ha militato nel vivaio della Roma, ottenendo la convocazione in Nazionale Under 15. Sbravati lo presenta così: “È un centrocampista alla De Rossi, che agisce leggermente più alto rispetto alla bandiera romanista. Portato alla costruzione da regista classico, ha ottime doti anche in fase di interdizione. Potrà dare un buon contributo”.