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Bertotto: “Italia, che peccato! Con Tosto allestiremo un buon Messina”

Il via della stagione è sempre più vicino e adesso anche la parentesi dell’Europeo si è conclusa per i nostri colori. Valerio Bertotto è amareggiato per la sconfitta dell’Italia con la Germania: “Che peccato! Va comunque tributato un grandissimo applauso a tutti. Proviamo un orgoglio immenso per la qualità dello straordinario lavoro svolto da Antonio Conte, i ragazzi e lo staff. Sono stati eccezionali, hanno disputato una grande competizione. È inevitabile che la delusione sia cocente ma queste partite lasciano nel cuore comunque la sensazione di avere raggiunto qualcosa di unico”.

Bertotto
Bertotto con la maglia della Nazionale Italiana

Il nuovo tecnico del Messina ha collezionato quattro presenze nella Nazionale maggiore e per tre anni ha guidato la Rappresentativa di Lega Pro: “Ho avuto l’onore di indossare l’azzurro in qualche occasione. Tutti sognano la A, la Champions e la Nazionale: ho avuto la fortuna e la bravura di raggiungere questi traguardi. Quella maglia è il massimo, disputare competizioni come un Europeo poi è il coronamento di tutto”.

L’allenatore torinese ha rappresentato un’autentica bandiera bianconera ma non riesce a scegliere un ricordo simbolico: “All’Udinese ho vissuto tredici anni caratterizzati da tante emozioni, ho giocato tante partite importanti, è impossibile sceglierne soltanto una”.

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Bertotto al PalaCultura nel giorno della sua presentazione (foto R. Fazio)

Guiderà un ACR totalmente rinnovato: “La rivoluzione che stiamo vivendo a Messina non mi spaventa affatto. Anche da allenatore ho un’esperienza quinquennale importante. Darò seguito al mio percorso precedente da calciatore. Ho le conoscenze necessarie per allestire una buona squadra, in sintonia con il mio direttore sportivo”.

Umiltà e ambizione i due concetti che Bertotto ribadisce nonostante le tante partenze: “Avremo qualità e valore, sapremo cosa fare in campo. Cerchiamo gli uomini e i professionisti giusti, sposando le esigenze della società. Stiamo definendo tante cose, le idee sono chiare. Terremo i piedi per terra, ma lo sguardo rivolto oltre l’orizzonte”.

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L’avvocato Giuseppe Melazzo e il preparatore dei portieri Daniele Grandene (foto R. Fazio)

Il raduno è stato programmato nel Lazio per sabato 9 luglio. “Ci ritroveremo direttamente a Fiuggi. Anche perché a Messina stanno lavorando sulle strutture, per avere campi e spogliatoi pronti una volta ultimato il ritiro. La situazione non era ottimale purtroppo ma la disponibilità del presidente mi rincuora. Dovremo lavorare in un contesto adeguato”.

L’ex tecnico della Pistoiese ha insistito per avere tre collaboratori fidati con sé, il 53enne Claudio Bazeu, il 42enne Daniele Grendene e il 38enne Francesco Benassi: “Ritengo sia un punto di partenza scontato, nessuno può fare tutto nella vita. Nello staff avrò un preparatore atletico, l’allenatore dei portieri e un assistente. Hanno tanti anni di carriera alle spalle, percorsi importanti in A e nella Rappresentativa con me. Per ottenere il massimo era inevitabile”.

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La maglia personalizzata per Bertotto (foto R. Fazio)

Il Messina si presenterà in ritiro già con un buon gruppo, che sarà gradualmente puntellato: “Chi è sotto contratto resta con noi. Stiamo ragionando con la società e i ragazzi stessi, li valuteremo nel corso della preparazione. Opereremo scelte oculate. Non abbiamo l’ansia e l’angoscia di fare in fretta, sappiamo dove intervenire. Spero saremo almeno una ventina. Ad oggi siamo in otto ma chiaramente la rosa verrà integrata e ampliata”. Appare scontata quindi la convocazione dei vari Berardi, Burzigotti, De Vito e Giorgione, la cui posizione resta comunque in bilico.

Sul fronte degli acquisti, Bertotto non vuole sbilanciarsi ma ammette che potrebbe esserci qualche volto a lui noto: “Non faccio nomi, ne leggo già tanti e alcuni di quelli filtrati non verranno a Fiuggi. Ci saranno comunque dei ragazzi con cui ho lavorato in questi anni. Ribadisco: sappiamo come muoverci, abbia tanti canali ai quali attingere”.

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I fiori giallorossi alla presentazione di Bertotto (foto R. fazio)

Scontata però l’assenza di due calciatori che Bertotto allenava già in Rappresentativa: Gustavo lo conosco, è un bravissimo calciatore e un ragazzo per bene, siamo legati da affetto reciproco. Gli è stata fatta un’offerta, ha scelto di non accettarla, non è un problema. Morto un papa se ne fa un altro. Con Zanini (recentemente svincolatosi dal Cesena, che lo girò in prestito al Messina, ndc) ho lavorato bene, ma abbiamo tanti profili tra i 1994”. Secondo i nuovi regolamenti, ai sedici over (nati nel 1993 e in tutti gli anni precedenti) si possono aggiungere infatti due “fuori quota” 22enni, tutti gli altri saranno under.

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