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Messina in silenzio dopo il caso giudiziario. Smentita la riunione tra i soci

Sembrava avere ritrovato finalmente tranquillità l’ACR Messina, dopo le dimissioni in massa della precedente compagine dirigenziale, concretizzesi nel corso del mese di maggio. Gli arrivi di Vittorio Tosto e di Valerio Bertotto, affiancato dal suo fidato staff, la definizione di un accordo triennale con l’Università per ciò che concerne l’ambito medico-sanitario e il piano marketing redatto con una società toscana, “L’Arte dello Sport”, rappresentano i primi tasselli del puzzle, che porterà anche alla composizione di un organico quasi del tutto rinnovato.

Acr Messina
il presidente Natale Stracuzzi e il tecnico Valerio Bertotto (foto R. Fazio)

Considerato il termine fissato per la giornata di giovedì 30 giugno, in queste ore la società ha completato la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro a Firenze e ottenuto la fideiussione da 350.000 €, richiesta a corredo. Nessun riflesso o ripercussione immediata, quindi, anche se la pianificazione della prossima stagione agonistica rischia di essere inevitabilmente intaccata, o quanto meno rallentata, dalla notizia del coinvolgimento del vice-presidente Pietro Gugliotta nell’operazione “Totem”, quale concorrente esterno di uno degli indagati, nell’ambito della gestione del lido-piscina insistente nella struttura turistico – balneare “Giardino delle Palme” di Mortelle. L’auspicio della società, e anche di tutti gli appassionati, è che il dirigente possa dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati.

Stracuzzi, Gugliotta ed Oliveri
Stracuzzi, Gugliotta ed Oliveri, i tre principali soci dell’ACR Messina

Appresa la notizia, il club ha indetto subito il silenzio stampa ma presto, a nostro avviso, sarà chiamato a prendere posizione e a effettuare delle valutazioni, anche per fronteggiare l’inevitabile ritorno d’immagine originato dalla vicenda. Gugliotta è infatti anche revisore dei conti della Calcio Servizi Lega Pro a Firenze. Dal punto di vista prettamente societario, è da escludere un’imminente ridistribuzione delle quote. Il presidente Natale Stracuzzi detiene infatti il 48% delle quote dell’ACR Messina, il 40% è nelle mani di Piero Oliveri, il 2% appartiene a Nino Micali mentre il restante 10% fa riferimento alla “Antares”, una ditta attiva nel ramo delle costruzioni, tra i cui soci c’è proprio Gugliotta, che è anche un componente del consiglio di amministrazione.

In mattinata era stata annunciata una riunione, alla quale avrebbero dovuto partecipare Stracuzzi, il vice Oliveri e Micali, ma in tarda serata è stato proprio quest’ultimo a smentire la necessità di un faccia a faccia. Nelle prossime ore si capirà se il caso giudiziario avrà ripercussioni anche sull’assetto del club. Nella speranza che il successivo iter giudiziario possa sgonfiare o quanto meno attenuare la posizione del dirigente.

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