Il percorso dello Sport È Cultura Patti riparte da Foggia. Dopo la sconfitta di Agropoli, i ragazzi di coach Sidoti hanno riordinato le idee e sono pronti per scendere in campo e regalare una grande prestazione. La posta in palio è alta, si sa, ma questo non spaventa o mette pressione ai giocatori e lo staff, anzi. Servirà il miglior Patti per vincere contro una squadra capace di asfaltare in casa il Cilento Basket e di questo, e non solo, abbiamo parlato con Tonino Caranna, GM dello Sport È Cultura Patti.
Dopo tre vittorie di fila, Patti si è fermata ad Agropoli. Risultato preventivabile?
“Dopo tre vittorie consecutive e dopo avere detenuto il record delle vittorie durante la stagione regolare, insieme a Cefalù, qualcuno poteva pensare che lo “Sport È Cultura” fosse diventato immortale, non è ovviamente così. La sconfitta di Agropoli è salutare per tutti, se qualcuno avesse pensato che nello sport, e nel basket in particolare, tutto è facile o viene regalato si sbaglia; questo coach Pippo Sidoti lo sa bene, grande tecnico e conoscitore di questo sport. Preciso: solo due anni fa la società aveva fatto campionati amatoriali, ha voluto cominciare il nuovo percorso partecipando a campionati nazionali, ripartendo proprio da Pippo Sidoti e dal preparatore Franco Pichilli. I risultati si ottengono solo con programmazione, scelte, sacrificio, abnegazione, lavoro in palestra, serietà e carattere, cose che a noi certamente non mancano”.
Domenica si va a Foggia. Quali sono le sensazioni prima di questo match?
“Domenica andiamo a Foggia, benissimo. Una partita come le altre, siamo primi e partecipiamo ad un girone, da seconda classificata, assieme a due prime. Di cosa dobbiamo avere paura? Giocheremo le nostre carte come sempre, abbiamo battuto due volte Capo D’Orlando, una volta Cefalù, due il Green Basket e Canicattì stravolgendo la differenza canestri, ditemi di cosa dobbiamo avere paura. Bene lo dico io: di niente! Scenderemo in campo a viso aperto con la consapevolezza di incontrare squadre di grande livello, perché di questo si tratta. Agropoli ha vinto il campionato campano con una sola sconfitta, Reggio Calabria ha vinto praticamente da imbattuta quello calabro e Foggia da sempre è sinonimo di sport, grande città e grande sportività”.
Quanto è importante la serie B per una città come Patti?
“Patti è il basket. Ha sempre partecipato ai massimi livelli di serie B e A dilettanti, con due denominatori comuni: “giovani” e “locali”. Nessuno come noi, questa è la nostra forza. La serie B è un posto che ci compete, per competenza e serietà; certo, anche la questione economica ovviamente ha il suo peso, in questo è la città che ci deve aiutare in tutti i modi. La società è un patrimonio di tutti, tifosi e istituzioni, ognuno deve fare la propria parte. Siamo aperti ad ogni ragionamento con tutti, aspettiamo solo un segnale e saremo pronti a raccoglierlo, per lo sport e per la città”.
Qual è la scommessa vinta dalla società quest’anno?
“La scommessa è già vinta, piccolo budget e grandi risultati. Ci troviamo con un’ossatura di giovani locali ed abbiamo affrontato il campionato senza il nostro play Nino Sidoti, infortunatosi quasi subito, qualcuno questo lo dimentica.
Stiamo lavorando per il prossimo campionato per potere rafforzare “strutturalmente e patrimonialmente” la società, a prescindere dal campionato al quale parteciperemo, per dare grande forza e solidità al progetto. Siamo in trattativa con due grosse aziende, qualcuna di levatura nazionale, che speriamo possano affiancare i nostri amici sponsor che ci hanno accompagnato fino ad ora. Speriamo di riuscire a chiudere il tutto nel più breve tempo possibile.
Approfitto di questo spazio per ringraziare tutti gli amici che si sono sobbarcati una mole non indifferente di lavoro: il Presidente Massimiliano Papa, il nostro Massimo Pintaudi impagabile, Saro Martino, Pietro Fiumanò, tutti i tecnici, dal grande “Johnny” (responsabile delle giovanili, altro grande successo) a Roberto Gugliotta, un ringraziamento particolare va al responsabile della Vittoria Assicurazioni che ci ha accompagno negli ultimi due anni come “main sponsor”, ma anche a tutti gli altri partner commerciali che ci hanno aiutato e ci hanno permesso di trasformare un sogno in realtà”.