Si è tenuto nel tardo pomeriggio, nel cuore di Piazza Cairoli, l’incontro tra l’imprenditore del caffè Francesco Barbera, il suo avvocato Bonaventura Candido, che rappresenta l’intero gruppo imprenditoriale interessato all’acquisto di parte delle quote dell’ACR Messina, e i rappresentanti dei sei gruppi organizzati del tifo giallorosso, ovvero Fedelissimi, Gioventù Giallorossa, Nocs, Testi Fracidi, Uragano Cep e Vecchia Maniera.
L’ormai ex direttore generale del club Lello Manfredi ha presentato le parti ma poi ha lasciato subito l’incontro, anche per ribadire che non è coinvolto direttamente nell’operazione. Alle varie anime della Curva, rappresentate da Caruso, Martorana, D’Andrea, Bonaffini, Ventra e Guglielmino, sono state illustrate le fasi della breve trattativa, mai decollata dopo il primo approccio dei potenziali acquirenti. Barbera ha definito i tifosi “l’anima della squadra, l’unica componente che negli anni resta al suo posto, a differenza di dirigenti, tecnici e calciatori”.
L’amministratore delegato di Caffè Barbera aveva già chiarito che la cordata, della quale fanno parte tra gli altri Antonio Rescifina, un gruppo di commercianti e professionisti messinesi, un imprenditore della provincia tirrenica e una società veneta, sulla cui identità non sono stati però fin qui forniti ulteriori dettagli, resta possibile soltanto la suddivisione del pacchetto azionario del club in otto quote paritarie da 12,5% cadauna e che non è interessata invece a rilevare soltanto quote di minoranza del club, come auspicato dall’attuale dirigenza, che vorrebbe mantenere almeno il 51% del totale. Soddisfazione per l’incontro, utile per fare chiarezza, è stata espressa da un altro dei componenti della cordata, il catanese Franco Proto, che dopo avere incontrato Barbera in mattinata non era però presente al faccia a faccia con i tifosi.
Questo il punto di vista di Gianni Caruso, leader dei “Fedelissimi”: “L’incontro è stato positivo. Abbiamo capito qualcosa in più sull’eventuale acquisto della società, ascoltando i diretti interessati. Avremo presto un colloquio con l’attuale proprietà, per capire se è possibile coinvolgerli o meno. Barbera è un nome noto in città e anche i suoi partner sembrano soggetti abbastanza credibili. Siamo consapevoli che la trattativa non è semplice ma sarebbe auspicabile un’eventuale collaborazione tra le parti. Confidiamo di incontrare Stracuzzi, Gugliotta e Oliveri già nella giornata di venerdì”.
Per la controparte il commento del legale Bonaventura Candido: “È stato un incontro molto cordiale. I tifosi ci hanno chiesto dei chiarimenti su come è nata, come si è evoluta e perché è naufragata la trattativa. Abbiamo ribadito che per noi la questione è chiusa ma che l’offerta originaria, presentata lo scorso 2 maggio, resta sempre in piedi”.
Non sono mutate le condizioni rispetto a tre settimane fa: “Sono tre i punti cardine: il riconoscimento agli acquirenti di sei o sette quote, a seconda che l’attuale proprietà voglia mantenere il 12,5 o il 25% del pacchetto azionario, la sussistenza di debiti non superiori al milione di euro e la trasmissione ai nostri consulenti (i commercialisti Michele Veninata e Antonio Morgante, ndc) dei documenti contabili, per potere effettuare una “due diligence” e verificare una volta per tutte lo stato dell’arte. Tengo a sottolineare che siamo disponibili alla permanenza in società del presidente Natale Stracuzzi e del socio Pietro Oliveri”.
La nostra impressione è che, al di là delle condivisibili aspettative espresse dalla tifoseria, i se e i ma sul tavolo restino un po’ troppi. Se ne saprà qualcosa in più nelle prossime ore.