La programmazione della stagione 2016/2017 del Messina inizia con un colpo di scena, peraltro annunciato a più riprese. Il club ha preferito infatti separarsi consensualmente dal suo direttore sportivo Christian Argurio, che era legato ai giallorossi da un contratto di altri due anni. Soltanto lunedì scorso il presidente Natale Stracuzzi aveva annunciato la possibile conferma del ds, che invece lascia in anticipo la poltrona del “Franco Scoglio”.
Ad illustrarne i motivi è proprio il massimo dirigente: “È stata una scelta concordata. Non avevamo la stessa visione e le stesse progettualità. In un matrimonio si deve sempre essere in due. Se le disquisizioni diventano un po’ troppe però è meglio che le strade si separino, anche se l’affetto resta immutato”.
Argurio, al pari di Manfredi, aveva d’altronde presentato una lettera di dimissioni già a febbraio, ma il caso poi era rientrato e sembrava essersi ricomposto. Evidentemente qualche smagliatura è rimasta e ha portato ora all’addio, anche se Stracuzzi tiene a ribadire la gratitudine per l’ormai ex ds: “È un grande professionista e una persona per bene. La stima resta immutata. Mi dispiace per questa separazione, c’era un buon feeling ma ognuno fa le sue scelte e se ne assume le responsabilità”.
Nel week-end il Messina potrebbe già annunciare il suo sostituto: “Spero di sciogliere le riserve in tempi brevissimi. Stiamo valutando tanti aspetti. Cerchiamo un direttore sportivo con molta più esperienza, che possa traghettarci verso altri lidi. Anche se non vorrei con questo sminuire la bontà del lavoro condotto da Argurio”.
Come accade spesso in questi casi, c’è chi ha già sponsorizzato il suo curriculum. Il presidente lo ammette con onestà: “Ho ricevuto tante proposte e telefonate. Messina è una piazza troppo ambita e ci sono anche nomi importanti che vorrebbero venire qui, abbassando magari le loro pretese”.
Non è stato ufficialmente definito il destino del direttore generale Lello Manfredi, che però a questo punto sembra segnato. “Con lui non ho ancora parlato e non mi sembra corretto farlo prima con la stampa”, replica Stracuzzi. L’impressione è che come Argurio il rapporto dovrebbe interrompersi, almeno dal punto di vista dirigenziale. Qualunque sarà la scelta della proprietà e del diretto interessato, dovrebbe però restare valido il contratto che lega la società di Manfredi alla proprietà, per ciò che concerne il servizio biglietteria, steward e hostess. Nel caso del dg quindi, potrebbe essere soltanto un addio a metà. Ma è chiaro che dal punto di vista manageriale l’ACR sembra avere già rinunciato alla via della continuità.