A Foligno arriva il bis di Andrè Greipel. Il tedesco dopo la quinta tappa a Benevento si aggiudica anche la settima frazione, che portava da Sulmona a Foligno (211 km), frazione ideale per i velocisti. Doppio successo per il teutonico che riesce a indossare anche la maglia rossa di leader della classifica a punti, strappandola al connazionale Marcel Kittel, assente nello sprint a causa di una foratura che lo ha messo fuorigioco a 5 km dal traguardo. Giornata tranquilla per gli uomini di classifica, con Tom Dumoulin sempre leader.
Greipel, “il gorilla” – come è detto per la sua stazza – diventa con cinque successi il tedesco che ha vinto più tappe nei Giri d’Italia finora disputati. Eppure sembrava una volata persa, perché era rimasto indietro negli ultimi 350 metri. Invece, con un’azione poderosa e nonostante fosse al vento è riuscito a rimontare gli avversari e a vincere nettamente negli ultimi metri. Per il team Lotto Saudal è il terzo successo al Giro 2016, perchè ai due sprint vincenti di Greipel si somma la vittoria in solitaria di Wellens giovedì a Roccaraso, con l’olandese Tom Dumoulin in maglia rosa.
“È stata una giornata dura dall’inizio alla fine – ammette il vincitore – La fuga è andata forte, la squadra ha fatto un lavoro straordinario: i ragazzi si sono ammazzati per riportarmi davanti e ricucire. Sono contento di aver trovato un buco per passare e di aver vinto la mia seconda tappa in questo Giro”. Alle spalle di Greipel due azzurri, Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), ormai abbonato alle piazze d’onore, e Sacha Modolo (Lampre-Merida), che nulla hanno potuto dinanzi allo strapotere fisico dello sprinter teutonico.
Immutata la classifica generale, e Dumoulin commenta: “E’ stata un’altra giornata dura. La crono di domenica? Sarà importante e spero di vincere, ma può sempre capitare di tutto, anche che faccia meglio di me Vincenzo Nibali“. Lo “squalo dello Stretto”, dopo la sparata di giovedì, se ne sta tranquillo nella pancia del gruppo a meditare vendetta in vista dei prossimi round. Brutta caduta per Dani Moreno, ritiratosi per una frattura alla clavicola, e dunque Alejandro Valverde, capitano della Movistar, perde così uno dei suoi gregari più preziosi. Due delle quattro maglie in palio cambiano padrone: Greipel si veste di rosso (classifica a punti), il belga Tim Wellens strappa a Damiano Cunego quella azzurra che contraddistingue il miglior scalatore.
Sabato frazione mista di pianura e montagna con 186 chilometri da Foligno ad Arezzo. Dopo un primo passaggio sul traguardo si affronta la salita dell’Alpe di Poti con 6.4 km sterrati e con pendenze anche a 2 cifre. Finale interamente cittadino che dovrebbe dunque esaltare ancora le ruote veloci della carovana rosa. Una curiosità: Arezzo è per la 12^ volta arrivo di una tappa del Giro e l’ultima, nel 2003, vide trionfare alla sua maniera Mario Cipollini. Chissà che qualche azzurro non riesca ad imitare il ‘Re Leonè e ad interrompere lo strapotere tedesco.
Questo l’ordine d’Arrivo — 1. André GREIPEL (Ger – Lotto-Soudal) 211 km in 5.01’08”, media 42,040 km/h; 2. Nizzolo; 3. Modolo; 4. Ewan (Aus); 5. Battaglin; 6. Trentin; 7. Porsev (Rus); 8. Tcatevitch (Rus); 9. Ruffoni; 10. Viviani; 11. Sbaragli; 12. Belletti; 13. Demare (Fra); 27. Valverde (Spa); 28. Dumoulin (Ola); 29. Nibali; 36. Landa.
Questa la Classifica Generale — 1. Tom DUMOULIN (Ola – Giant-Alpecin); 2. Fuglsang (Dan) a 26”; 3. Zakarin (Rus) a 28”; 4. Jungels (Lus) a 35”; 5. Kruijswijk (Ola) a 38”; 6. Valverde (Spa) a 41”; 7. Ulissi; 8. Nibali a 47”; 9. Siutsou (Bie) a 49”; 10. Uran (Col) a 51”; 11. Chaves (Col) a 53”; 12. Majka (Pol) a 56”; 13. Pozzovivo; 14. Taaramae (Est) a 1’06”; 15. Landa (Spa) a 1’08”.