Proprio nel giorno in cui ricorrevano i due anni dalla morte di Marco Salmeri, il Milazzo è ad un passo dall’avvicendamento alla guida del club tanto amato dallo sfortunato centrocampista che dà il nome anche all’ex “Grotta Polifemo”. Nello studio del vice-presidente dell’ACR Messina Pietro Gugliotta si sono incontrati i rappresentanti dell’attuale proprietà del sodalizio mamertino ed i potenziali acquirenti, pronti a siglare le carte che certificheranno il passaggio di proprietà.
Da un alto quindi Salvatore Costantino, nella qualità di vice-presidente delegato alla trattativa, ed il suo consulente, il commercialista Pasquale Impellizzeri. Dall’altro Giacomo Nicocia, medico del Policlinico Universitario, e Nino Micali, già socio di minoranza dell’ACR Messina.
Ad illustrare i dettagli dell’incontro è proprio Gugliotta: “Tengo a chiarire che il mio ruolo nell’operazione è meramente di natura professionale. Nel mio ufficio ho ospitato i soggetti coinvolti nella trattativa. Mi è stato affidato l’incarico di stilare una scrittura privata, che verrà sottoscritta nelle prossime ore. Dal momento che il Milazzo non è una società professionistica, ma una semplice associazione sportiva dilettantistica, non sarà necessario neppure un vero e proprio atto notarile”.
Soddisfatto per l’evolversi della trattativa Nino Micali: “Abbiamo trovato l’accordo e stiamo predisponendo tutte le carte necessarie per la formale definizione della trattativa. Sono entusiasta del completamento dell’operazione. Presto potremo illustrare i nostri ambiziosi obiettivi”.
Il nuovo massimo dirigente sarà Nicocia, mentre Micali entrerà a far parte del consiglio di amministrazione. Da definire le altre cariche L’unico superstite dell’attuale compagine societaria sarà l’ormai ex presidente Salvatore Miroddi. Dal punto di vista tecnico Pasquale Leonardo, reduce dalle esperienze di Acireale e Messina, è destinato a ricoprire l’incarico di direttore generale, mentre Giuseppe Capozzi sarà il direttore sportivo.
Un’investitura, indiretta, arriva anche dall’ex presidente del Milazzo Piero Cannistrà, grande artefice insieme al direttore generale Benedetto Bottari e al tecnico Antonio Venuto della scalata dalla Promozione ai professionisti, prima del passaggio del titolo alla famiglia Lo Monaco: “Ero pronto a supportare Costantino e Miroddi ma sono stato il primo a consigliare loro di accettare l’offerta arrivata da Messina, nel caso in cui gli acquirenti avessero mostrato inequivocabilmente l’intenzione di investire a Milazzo”.
Considerato che poi lo stesso Lo Monaco si trasferì nel capoluogo, tornano ad incrociarsi i destini dei due club. Micali è anche patron del Forza Calcio Messina, appena retrocesso in Promozione. A chiarire il destino di quest’altro club è proprio il dirigente: “Manterremo il titolo, probabilmente attraverso la fusione con un club di seconda categoria”.
