L’1-1 di Messina è per il Lecce il definitivo addio ai sogni di promozione. Tanta frenesia nel post-partita, scarsa collaborazione e poche dichiarazioni rese in sala stampa (più la voglia di tornare in Puglia che presentarsi ai microfoni), segno che in casa dei salentini il momento non è dei migliori.
Il tecnico Piero Braglia ha rilasciato soltanto queste battute: “Potevamo gestire meglio la partita. Avevamo fatto una gran fatica ad andare in vantaggio e poi ci siamo fatti sorprendere in occasione del pareggio. Lì ci è crollato il mondo addosso. In 21 partite abbiamo collezionato venti risultati utili, poi con una sconfitta ci siamo complicati la vita, ma il calcio è anche questo e bisogna ripartire. Il Benevento? Se continuiamo così non dobbiamo guardare nessuno, stiamo facendo molta fatica”.
Deluso anche il difensore Giuseppe Abruzzese: “Nelle ultime partite non siamo stati brillanti. Avevamo la possibilità di giocarci il primo posto, invece non abbiamo sfruttato il doppio turno casalingo. Ora dobbiamo lasciar perdere l’obiettivo principale e puntare ai playoff. Queste sono le partite più brutte, contro squadre come il Messina che non hanno l’assillo di fare risultato e possono giocare in maniera spensierata. Il nostro calo non penso sia legato a un discorso fisico. Non riusciamo a concretizzare quanto prodotto, lasciando le gare sempre aperte”.
L’ex Salvatore Caturano si è guadagnato il rigore del momentaneo vantaggio salentino: “Su una palla in profondità di Abruzzese ho preso il tempo al difensore che mi ha sbilanciato quando potevo calciare a rete. E’ stato giusto concedere il rigore. L’occasione di testa nel finale? All’inizio ho visto Lepore che crossava, poi il sole mi ha disturbato e non l’ho impattata bene. Nel complesso abbiamo vissuto un’altra giornata no a livello di squadra, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e andare avanti. E’ stato comunque merito anche del Messina che ha chiuso tutti gli spazi in avanti. La mia esperienza qui? Chi viene a giocare a Messina sa che deve dare il massimo, è una piazza molto esigente ed una vetrina per i giovani. Hanno fatto un ottimo campionato. L’anno scorso a Melfi personalmente è stato un anno pieno di gloria, mentre Lecce è una grande piazza ed è normale ci siano più pressioni”.