E’ un Messina in piena emergenza quello che sta preparando la difficile sfida casalinga di domenica con il Lecce, a caccia di punti in riva allo Stretto per restare in corsa in chiave promozione. Appaiati al Foggia al secondo posto, a -4 dalla capolista Benevento, i salentini devono solo vincere per cercare di rosicchiare punti ai campani prima dello scontro diretto. Sul terreno dello stadio “Franco Scoglio”, agli ordini di mister Di Napoli e dello staff tecnico, giovedì pomeriggio si è svolta la consueta partitella in famiglia contro la formazione Allievi. Il tecnico biancoscudato è stato costretto a provare soluzioni inedite in considerazione del consistente numero di indisponibili.
Stagione finita per lo sfortunato Aurelio Barilaro, che a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio, dopo l’infortunio relativo alla gara di Castellammare, andrà incontro ad un lunghissimo stop. Rischia di veder chiuso anzitempo il proprio campionato anche il portiere Alessandro Berardi, il quale ha rimediato la frattura lineare di una vertebra della schiena. Nella lista degli infortunati, da ritenere out per il match con il Lecce, c’è pure Carmine Giorgione, alle prese con un trauma distorsivo alla caviglia con interessamento del legamento. Distrazione del flessore della coscia: stessa diagnosi per Filip Ionut e Maks Barisic. Per Genny Russo, invece, distrazione retorica femorale. Questi ultimi tre hanno svolto lavoro differenziato al pari di Fabio Padulano e Totò Cocuzza, le cui condizioni restano da valutare. Contro i salentini Di Napoli dovrà inoltre fare a meno anche degli squalificati Pietro Baccolo e Sebastian Fusca. L’undici da opporre alla squadra di Braglia è ad oggi un vero enigma.
Prima del fischio d’inizio di Messina-Lecce, prevista per domenica alle ore 15 allo stadio “Franco Scoglio”, sarà osservato un minuto di silenzio in memoria di Franco Radaelli. Nato a Novara il 10 ottobre 1935, ha giocato come mediano con la maglia del Messina dal 1956 al 1963, collezionando 180 presenze e mettendo a segno 10 gol. Nella stagione 1962-63 Radaelli ha contribuito alla vittoria del campionato cadetto e dunque alla storica promozione in Serie A.