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Igea, Grasso: “La D patrimonio di tutti, 5 anni fa nessuno ci avrebbe creduto”

Un urlo liberatorio, una gioia immensa che deve solo essere sprigionata, vissuta e goduta fino in fondo. La Serie D è pronta ad accogliere a braccia aperte il ritorno dell’Igea Virtus, al termine di un’annata trionfale in cui i ragazzi di Peppe Raffaele hanno dimostrato di avere qualcosa in più degli avversari. Il punto da raccogliere contro il Forza Calcio Messina è una formalità, poi si potrà finalmente scatenare la festa nella città del Longano, con il popolo igeano pronto ad esultare dopo anni difficili.

L'esultanza del presidente Grasso
L’esultanza del presidente Grasso

A tenere banco, però, nelle ultime 48 ore, è stata la scelta per la sede del match conclusivo. Alla fine la Lega ha optato per Piraino, location gradita al presidente igeano Nino Grasso: “Siamo contenti, perchè così i nostri tifosi potranno accorrere per festeggiare con noi e poi proseguire i festeggiamenti per le vie della città. Bisognava rendersi conto della particolarità dell’evento e fortunatamente così è stato”. Questa promozione parte da lontano, dai campi polverosi della Prima Categoria, dall’insediamento di Grasso e dei suoi soci che, dopo tre promozioni e tanti sacrifici, hanno riportato l’Igea Virtus lì dove storia e blasone la collocano di diritto: “Per noi è il coronamento di un sogno. Per la matematica manca un punto, ma è il giusto epilogo alla luce di un lavoro certosino svolto negli ultimi 5 anni. E’ un’emozione grandissima che vivremo giorno dopo giorno nell’arco di questa settimana, l’Igea Virtus in Serie D è un patrimonio di tutta Barcellona“.

L'applauso del presidente Antonino Grasso
L’applauso del presidente Antonino Grasso

Umiltà, ecco la grande forza di una dirigenza che ha avuto il coraggio di ripartire da zero  dopo il fallimento e che ha capito che per ritornare grandi non bastava solo sfogliare il libro dei ricordi dei successi di primi anni 2000, ma lavorare e progettare giorno dopo giorno: “Abbiamo investito tempo e risorse economiche ed umane per riportare l’Igea dove le compete. Eravamo consapevoli che non fossero tali la Prima Categoria o la Promozione, però sapevamo benissimo che per tornare in Serie D dovevamo passare obbligatoriamente da lì. Cinque anni fa abbiamo avuto molto coraggio, la Prima Categoria non mi ha mai fatto paura, abbiamo valorizzato giocatori del nostro territorio e siamo orgogliosi di questo. Un plauso va fatto anche ai nostri tifosi che non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto, in 5 anni abbiamo fatto grandissime cose e  credo anche che abbiamo bruciato qualche tappa”.

L'ingresso di mister Raffaele
L’ingresso di mister Raffaele

Una promozione ancora più bella perchè inaspettata, con l’Igea che alla vigilia partiva in seconda fila alle spalle di corazzate come la Sicula Leonzio o l‘Acireale, ma Grasso rende merito anche ad un’altra diretta concorrente: “Il Rocca di Caprileone alla vigilia del campionato è stato molto sottovalutato, ma io l’ho sempre indicato come una delle squadre più forti. All’inizio hanno dovuto cambiare allenatore più di una volta, ma  ne conoscevo il valore della rosa e sapevo che ci avrebbero dato filo da torcere. Questo aggiunge ancora più importanza alla nostra impresa, abbiamo ottenuto 20 risultati utili consecutivi in quello che probabilmente è il campionato più bello, equilibrato e competitivo degli ultimi 20 anni”.

La cornice di pubblico e colore della curva Igeana
La cornice di pubblico e colore della curva Igeana

Dopo la festa sarà il momento di sedersi attorno a un tavolo e programmare il futuro, a partire dalla riconferma di mister Raffaele: “L’Igea Virtus per lui è una seconda casa, dopo i successi ottenuti da giocatore si è ripetuto da allenatore e sono felice di questo. E’ l’artefice di questo successo, ancora non abbiamo parlato di niente  e a  bocce ferme decideremo il da farsi. La volontà di proseguire da parte nostra c’è tutta”.

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