La vittoria di misura contro il Gragnano, ottenuta in piena emergenza, è l’ennesima perla di un’altra stagione memorabile. Il tecnico del Due Torri, Antonio Venuto, può brindare alla salvezza virtuale, dopo aver raggiunto quota 45 in graduatoria: “Ad inizio stagione nessuno credeva in questo Due Torri. Soltanto io e la società eravamo certi della bontà dell’organico e dello spessore umano di questi ragazzi che sono stati davvero encomiabili. Nonostante le cinque assenze per squalifica hanno lottato come leoni su ogni pallone conquistando una vittoria che probabilmente significa salvezza, l’ennesima centrata da un Due Torri che non finisce di stupire. Possiamo stare più tranquilli e guardare al futuro con ottimismo”.
L’1-0 firmato Scolaro è valso di fatto il raggiungimento dell’obiettivo stagionale con diversi turni d’anticipo. Ora il Due Torri, sesto ed appaiato all’Aversa, può anche provare ad alzare l’asticella: “Il Gragnano si è dimostrata una squadra forte, ecco perché aveva perso così poche gare in campionato. Noi siamo stati bravi e fortunati. Si sono visti un portiere forte come Ingrassia e una difesa insuperabile, inoltre abbiamo sviluppato buone trame offensive, facendo gol. E’ stata una di quelle partite che rimarranno nella storia di un campionato così competitivo e difficile. Non ci fermiamo qui, raggiunta la salvezza abbiamo l’obbligo di continuare a far bene e chiudere nella migliore posizione, per rispetto della comunità pirainese e del lavoro che abbiamo svolto in questi due anni”.
Venuto elenca quindi con orgoglio tutte le componenti di un campionato giocato a livelli importanti: “I meriti vanno suddivisi tra tutti. I protagonisti sono però prima di tutto i calciatori. Io cerco di sbagliare il meno possibile e di fare loro da guida. La società ha tratto il massimo con le risorse a disposizione. Ringraziamo per il supporto la comunità pirainese, in quanto il Due Torri è il fiore all’occhiello e siamo orgogliosi di tenere in alto in nome di Piraino a livello nazionale. Per il secondo anno consecutivo abbiamo la migliore difesa del torneo e dovremo cercare di mantenere questo piccolo record al quale, essendo un ex portiere, tengo parecchio”.
Il futuro? Prima c’è un finale di stagione che può regalare altre soddisfazioni: “Adesso viene il bello, siamo liberi mentalmente e recupereremo diverse pedine. Nel rush finale avremo quella freschezza mentale che ci potrà consentire di fare punti. La classifica la guarderemo alla fine e vedremo se potremo farci qualche altro regalo. Il mio futuro? Lo valuteremo al termine del campionato. Mi ritengo umile e particolarmente ambizioso, amo lavorare con i giovani, oltre che essere collaborativo con la società. Mi aspetto che la parte finale del campionato mi regali grandissime soddisfazioni. Non mi voglio accontentare di una semplice salvezza, l’anno scorso siamo arrivati settimi e ora dobbiamo cercare di migliorarci. L’appetito vien mangiando”.