Messina chiama, Milazzo risponde. E la trattativa tra i due sodalizi per la cessione della squadra rossoblù, a poco più di tre settimane dalla lettera che ne ha segnato l’inizio, si avvia adesso a conclusione. Da un lato, i dirigenti mamertini hanno già messo sul tavolo una chiara proposta di vendita, in attesa di presentare gli ultimi allegati riguardo l’attuale gestione; dall’altro il CdA peloritano, che svelerà presto la propria voglia di effettuare o meno la decisiva transazione, pensa a come avviare questo nuovo percorso. Così, in due settimane al massimo, l’SS Milazzo conoscerà il proprio futuro, legato a possibili cambiamenti nell’assetto dirigenziale all’indomani della salvezza conquistata in Eccellenza.
Questo lo stato dell’arte. Dal 20 marzo, quando Natale Stracuzzi apparve allo stadio “Salmeri” in qualità di spettatore di Milazzo-Rosolini, c’è stato un solo incontro tra le parti. Ai mamertini è infatti bastata la manifestazione di interesse della società dello Stretto per decidere il da farsi. I gruppi hanno indicato un proprio consulente e, al momento, sono due intermediari a discutere. I soci del Milazzo si sono mostrati disponibili a cedere l’intero pacchetto societario e non, come richiesto inizialmente, solo una quota di maggioranza. Sono già stati quantificati i termini da rispettare affinché la compravendita vada in porto. È lo stesso Salvatore Costantino, detentore della maggioranza del club, a chiarire che, in buona sostanza, il Milazzo ha già compiuto il proprio dovere. Un commercialista sta producendo la documentazione richiesta dal Messina, in modo che la proprietà giallorossa possa prendere atto di eventuali pendenze in corso prima che il passaggio sia ufficializzato. “Aspetto solo che dalle parole si passi ai fatti”, dice Costantino, sottolineando che a Milazzo non si sta con le mani in mano per il futuro del calcio in città.
E se invece l’affare non si concretizzasse? La compagine societaria avrebbe già un piano B. Alla finestra c’è sempre Pietro Cannistrà, presidente con cui il Milazzo compì la scalata fino alla Lega Pro, che è adesso pronto a scendere in campo insieme al gruppo Costantino. L’intervento dell’imprenditore è condizionato alla felice conclusione della trattativa in corso. “Ho consigliato al direttivo di accettare la proposta dell’ACR – ammette –. Serve, come è normale, solo il bonifico bancario necessario a sancire il passaggio di proprietà”. Ma, se così non fosse, Costantino e soci sono pronti ad aprire le porte all’ex patron. Cannistrà, pieno di entusiasmo anche senza la disponibilità economica offerta nel 2007, sarebbe pronto a spendersi per la città al fianco di chi oggi guida la squadra. Il Milazzo è quindi ad un aut aut, che potrebbe presto vederlo legato al Messina oppure ritornare al vecchio assetto dirigenziale. E proprio sull’idea di “società satellite” si gioca la partita del gruppo Costantino. Evidenti, in questo senso, i timori che un pubblico parecchio esigente possa mal digerire l’avvento dell’ACR, come avvenne tempo addietro con Lo Monaco. Tutto ciò porterebbe al disimpegno dell’attuale proprietà.
In casa Messina intanto è già tempo di nomi. Mentre Natale Stracuzzi si appresta a rispondere ai termini di vendita indicati dal Milazzo, si pensa a come avviare la squadra all’indomani dell’acquisto. Andranno indicate tutte le cariche dirigenziali e bisognerà capire, nell’immediato, quali soci si concentrerebbero sulla città del Capo. Solo dopo si guarderebbe all’aspetto tecnico, per individuare un allenatore e tracciare una linea che metta insieme la squadra di Lega Pro e la “sorella” impegnata nel campionato di Eccellenza.
Nel progetto sono coinvolti il vicepresidente Pietro Gugliotta, che pure in un primo momento aveva smentito il suo impegno in tal senso, e Nino Micali, già proprietario del Forza Calcio Messina e socio dell’ACR. Quest’ultimo potrebbe essere seguito nella città del Capo da Giuseppe Capozzi, indicato per la poltrona di direttore sportivo, che opererebbe in coppia con un’altra vecchia conoscenza del calcio messinese. Pasquale Leonardo, attualmente impegnato sul fronte Acireale, sarebbe candidato a ricoprire la carica di direttore generale. In società farebbe inoltre il suo ingresso con un ruolo di primo piano Giacomo Nicocia, medico del Policlinico universitario, al pari di Emilio Pellegrino, con alle spalle esperienze da arbitro di serie A e team manager del Messina.
Quanto all’aspetto sportivo, il punto di partenza sarà la scelta del tecnico. Al momento sono solo idee, ma sulla strada del nuovo Milazzo potrebbero esserci Pippo Romano, reduce da una breve parentesi a Noto, o Lorenzo Alacqua, che tornerebbe così sulla panchina milazzese dopo una stagione e mezza. Di lì si andrebbe a formare la rosa, che è possibile trovi nell’attuale formazione “Berretti” del Messina un valido serbatoio. Vista la stipula di un pre-contratto per ogni giovane calciatore del Messina, l’operazione Milazzo fornirebbe spazio utile a chi fa o ha fatto parte della formazione under 19. Tra ritorni di fiamma e pazze idee, si comincia a scrivere una nuova pagina del calcio mamertino.