C’è un po’ di amarezza in casa Messina perché il pari con il Catanzaro non soddisfa appieno tifoseria e squadra. Il tecnico Lello Di Napoli lo ammette candidamente: “Potevamo fare di più. Non sono soddisfatto come eravamo a Catania nonostante la sconfitta ma il calcio è anche questo. Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità e forse ha inciso anche il primo vero caldo. Nonostante tutto abbiamo avuto due o tre occasioni importanti per realizzare un’altra rete ma il loro portiere ha effettuato un paio di parate importanti”.
L’ex vice di “Re Artù” si considera ancora una volta il primo responsabile: “Come in altre situazioni, Andria su tutte, mi assumo ogni paternità di questo pareggio, anche perché sono a capo di questo gruppo. I ragazzi hanno fatto quello che ho chiesto. L’ottima classifica resta: l’hanno conquistata da agosto con sacrificio e nessuno può togliergliela”.
Nel secondo tempo, dopo lo svantaggio, il Messina ha avuto il merito di sapere cambiare pelle: “In mezzo al campo spendevamo troppe energie. Ho pensato di mettere due attaccanti fisici più due esterni, con Cocuzza e Gustavo contemporaneamente in campo. Volevamo puntare sulle palle lunghe, correndo di meno in mezzo al campo, anche per attaccare in quattro e difendere in cinque con uno dei centrocampisti che arretrava. Qualche volta ci siamo riusciti, in altri casi no. Abbiamo comunque pareggiato”.
Al momento della sostituzione Baccolo si è recato direttamente verso il tunnel degli spogliatoi e non verso la panchina. Di Napoli preferisce minimizzare anche se ammette l’anomalia: “Non l’ho visto, non mi sono accorto di nulla. Se non è andato in panchina ha mancato di rispetto ai suoi compagni e soprattutto a chi l’ha sostituito. Se lo ha fatto dovrà chiedere scusa a chi sta in panchina con grande umiltà e vede magari gli altri giocare. Non c’è nessun caso da aprire comunque”.
I calabresi, seguiti a Messina da un centinaio di sostenitori, cercavano punti fondamentali in ottica salvezza: “Sapevamo che il Catanzaro avrebbe giocato così. Hanno cercato di portare a casa la vittoria, mettendosi dietro con cinque difensori dopo il vantaggio. È normale per una squadra che deve muovere la classifica e ha anche speso qualche energia in meno rispetto a noi, che comunque facevamo la partita e correvamo di più”.
Eppure l’avvio dei padroni di casa era stato incoraggiante: “Non abbiamo più mantenuto il ritmo che avevamo imposto all’inizio. Da Tavares non potevo pretendere quello che aveva già fatto con il Foggia. Infatti ho spostato Fornito a sinistra e gli ho affiancato Scardina”.
Il calendario propone adesso due sfide stimolanti come quelle con Lecce e Casertana al “Franco Scoglio”. Di Napoli pretende comunque concentrazione: “Dico una cosa che non c’entra niente con il calcio. Ho la mamma in ospedale per un serio problema. Nonostante tutto sono qui e sono convinto che la squadra troverà le stesse motivazioni che mi spingono a dare il massimo anche quando ho ben altri pensieri”.