A Vibo ma con Messina ed il Messina nel cuore. Ennesima stagione positiva per Gaetano Di Maria, che dopo aver riportato la Vibonese in Serie D รจ riuscito a mantenere agevolmente la categoria con un campionato di medio-alta classifica, quasi sempre a ridosso delle big Frattese, Cavese e Siracusa.
Il successo di Gliaca sul difficile campo del Due Torri ha proiettato i rossoblรน a quota 47 punti, un ottimo bottino per una squadra dotata di un potenziale notevole ma che ha iniziato la stagione con lo status di neopromossa: “Siamo in linea con i programmi, ma non dobbiamo mai dimenticare che proveniamo da una categoria inferiore. E’ vero che chiamandoci Vibonese abbiamo una certa storia da raccontare e qualcuno ci vorrebbe sempre in lotta per il primo posto, perรฒ se mi volto indietro e penso ad un anno fa dico che stiamo disputando un grandissimo campionato. Volevamo fare un campionato tranquillo, siamo in una posizione di classifica importante e vogliamo restare lรฌ dove siamo. Vogliamo fare piรน punti possibile, restare dietro alle prime non sarร facile, ma noi ci vogliamo comunque provare”.
Nell’ultima sfida di campionato sono stati a confronto due tecnici che rendono onore alla scuola messinese. Da un lato Gaetano Di Maria, dall’altro Antonio Venuto. “Sia io che Venuto siamo due allenatori a cui piace molto lavorare sul campo. Teniamo molto alla nostra professionalitร e ci rapportiamo in un certo modo con i giovani. Il giudice supremo rimane sempre il campo, senza i risultati non avremmo i complimenti e le gratificazioni che riceviamo per il nostro lavoro”.
A Vibo Di Maria si รจ trascinato Andrea Saraniti che lo ha ripagato con l’ennesima ottima stagione: “Sta facendo un ottimo campionato, ma io su di lui non avevo dubbi. L’abbiamo inserito in un contesto giร rodato dopo la vittoria in Eccellenza dello scorso anno. Credo che sia contento della scelta che ha fatto, ha trovato un ambiente ideale per lui ed una societร seria che lo ha messo a suo agio“.
Inevitabilmente, perรฒ, poi si parla del Messina, che per Di Maria rappresenta piรน di un pezzo di cuore: “Come potrei non seguirlo con affetto. Credo nel mio piccolo di far parte anch’io della storia del calcio messinese, avendo vissuto in prima persona gli anni della presidenza Aliotta e avendo contribuito alla salvezza della squadra nel 2009. Quest’anno non sono mai potuto venire allo stadio, ma la stagione del Messina credo che sia assolutamente positiva. Ripartire dopo un cambio societario e con una squadra da rifare dopo la riammissione in Lega Pro non era facile, nonostante tutto i ragazzi di Di Napoli sono arrivati a raggiungere la salvezza virtuale giร a Pasqua sfoggiando in piรน occasioni un calcio assolutamente gradevole”.