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Di Napoli indica la via: “Cattivi e determinati per sfruttare le loro fragilità”

Il Messina, reduce dalle tre vittorie consecutive conquistate contro Lupa Castelli Romani, Foggia e Melfi, è atteso dalla partita più importante del rush finale di stagione, la trasferta di Catania. Lello Di Napoli è consapevole che si tratta di una partita che per i tifosi ha un sapore diverso dalle altre e la squadra, nella vigilia caratterizzata anche dalla scomparsa di Mino Licordari, ha avvertito quello che lo stesso tecnico nella conferenza stampa pre-partita ha definito “un’aria diversa. Noi però questa serenità che viene dalla classifica la dobbiamo trasformare in cattiveria agonistica. Non imposteremo la partita in modo diverso dalle altre. Anche se i tifosi non potranno essere al nostro fianco (confermato, come nel derby di andata, il divieto di trasferta per la tifoseria ospite, ndc) noi sappiamo che saremo spinti comunque da un’intera città. Per un tecnico non c’è una vigilia diversa, ma sappiamo quanto questa partita valga per i tifosi”.

Lo scambio di gagliardetti tra i capitani di Catania e Messina nel match di andata
Lo scambio di gagliardetti tra i capitani di Catania e Messina nel match di andata

In terra etnea l’avvicendamento tra Pancaro e Moriero non ha sortito gli effetti sperati ed anzi il Catania sembra sull’orlo di una crisi di nervi, per l’incombente spettro dei play-out che un anno fa furono fatali per il Messina: “Loro hanno sette partite per tirarsi fuori da questa situazione ed a partire da questo derby le vivranno come una finale” ha evidenziato Di Napoli. “Sono sicuro che non avranno problemi a tirarsi fuori da questa situazione perché sono una grande squadra. Per noi però non è uno sfizio, dobbiamo dare seguito alla striscia avviata nelle ultime settimane, per confermare la definitiva maturazione del gruppo. Stiamo acquistando quella mentalità propositiva che ci consente di lottare su ogni pallone e siamo consapevoli di essere una buona squadra: scenderemo in campo come se fosse l’ultima partita di campionato, in cui dobbiamo giocarci qualcosa di importante. Questa nostra serenità, ripeto, dobbiamo trasformarla in una carica positiva. Con grande umiltà faremo la nostra partita”.

Un'offensiva degli etnei nel match del San Filippo, seguito da oltre 18.000 spettatori
Un’offensiva degli etnei nel match del San Filippo, seguito da oltre 18.000 spettatori

Come tradizione, in settimana l’ex vice di Campilongo e “Re Artù” ha studiato a fondo al videotape le caratteristiche dell’avversario, che fa della duttilità una delle poche frecce in un arco apparso di colpo spuntato: “Domenica hanno giocato con un 4-3-3 con Castiglia in mezzo al campo, ma ora mi aspetto una squadra ancora più offensiva. Moriero predilige un 4-2-3-1 con Calil, Calderini, Russotto e Falcone davanti. In mezzo al campo ci saranno Di Cecco ed Agazzi. Dietro Nunzella a sinistra, Garufo a destra con Bergamelli, Pelagatti e Ferrario in lizza per le due maglie di centrali. Loro hanno molta qualità davanti – ha concluso Di Napoli – ma c’è un aspetto che dobbiamo sfruttare: sul piano psicologico sono un po’ fragili e dobbiamo lavorare su questo, giocando con aggressività sin dalle prime battute come abbiamo sempre fatto nelle ultime settimane”.

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