Un derby con poche suggestioni ed un compito da svolgere con diligenza per non incorrere in un peccato di presunzione. In fondo era solo questo il pericolo per il Rocca di Caprileone. Premesse a parte è stata una sana domenica di allenamento contro un manipolo di ragazzini con addosso il fardello pesante di una maglia gloriosa. Dopo il lungo periodo di squalifica torna in campo Lucarelli, l’ attaccante assaggia il pallone nel modo migliore con il gol che al primo giro di lancette sblocca il punteggio. Azione combinata Ceraolo e Biondo a cui si oppone Tomeo, la palla finisce sui piedi di Lucarelli che non ha problemi a insaccare.
Partita dunque subito in discesa, il Rocca attacca senza dannarsi. Al quarto d’ora Ceraolo entra in area di rigore, ed è fermato con un fallo: dal dischetto Mario Russo non spiazza il portiere, il dettaglio del 2-0. Al 30’ Chicco D’Anna offre un saggio del suo ampio repertorio con una splendida punizione che aggiorna lo score sul 3-0. Al 40’ Ceraolo, tra i più attivi, cerca il sombrero in area di rigore, è fermato con la mano dal difensore: Biondo arrotonda la prima frazione sul 4-0.
Secondo tempo da incubo per l’Orlandina che deve capitolare sotto i colpi di Biondo a segno sei volte nella ripresa, Galati due volte e di Lucarelli e Russo. Sono 14, al termine di una partita surreale, giocata pur non volendo. Ad ogni azione un gol, un record per il Rocca che gioisce poco davanti a dei ragazzi che non meritano umiliazioni del genere: non dagli avversari ma da una situazione societaria da tempo paradossale.