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Obbedio: “ACR, salvezza in tasca. A Messina gli anni più belli, era un altro calcio”

Sugli spalti del “Manlio Scopigno” di Rieti c’era anche un grande ex del Messina, Antonio Obbedio, in estate vicino ad un clamoroso ritorno, poi non concretizzatosi. Grazie al successo conquistato con la Lupa Castelli Romani ed alla sconfitta del Catania a Martina la pratica salvezza è stata praticamente archiviata con largo anticipo, come testimoniano i nove punti di margine sulla zona play-out.

Antonio Obbedio
Antonio Obbedio

“A mio avviso il Messina ha disputato un campionato di spessore, a dispetto delle premesse estive. Allestire la squadra a metà settembre in un girone difficilissimo come quello meridionale non era affatto facile. Essere a marzo ad una manciata di punti dalla permanenza matematica è un grande merito di società e dirigenti, che hanno dovuto ricostruire da zero in fretta e furia”.

Pensare che tra i dirigenti avrebbe potuto esserci proprio Obbedio: “Sono sceso a Messina ma non ho avuto il piacere di parlare con la proprietà. Incontrai soltanto Arturo Di Napoli e poi tornai a casa aspettando notizie che non sono arrivate. Mi sono preso un anno sabbatico e vado in giro a vedere partite per restare costantemente aggiornato. A prescindere da ciò mi ha fatto piacere essere stato contattato. I tre anni a Messina restano i più belli della mia carriera”.

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Obbedio è stato uno degli elementi cardine del Messina che conquistò la doppia promozione dalla C2 alla B

L’ex centrocampista foggiano, che tra il 1999 ed il 2002 ha collezionato ben 96 presenze in giallorosso, è consapevole che rispetto ad allora l’interesse ed il seguito per la terza serie è di gran lunga scemato: “Era un altro calcio, sono cambiate tante cose. Purtroppo è mutato anche il modo di approcciarsi dei calciatori nei confronti della tifoseria. Noi siamo stati bravi e fortunati a vincere due campionati e poi a salvarci in B, ma il vero segreto fu il legame particolare con la città, che frequentavamo, nel bene e nel male. Come tutte le squadre abbiamo attraversato dei momenti difficili. L’apporto dei tifosi fu determinante soprattutto nell’anno della C1, vinta dopo la sconfitta di Avellino. Anche tra i cadetti la permanenza arrivò dopo enormi sacrifici”.

L'ex calciatore del Messina Antonio Obbedio ha iniziato la carriera da dirigente ad Ancona
L’ex calciatore del Messina Antonio Obbedio ha iniziato la carriera da dirigente ad Ancona

Messina fa comunque eccezione rispetto ad altre piazze, almeno in parte: “Ad ogni modo vedere quasi un centinaio di tifosi a Rieti testimonia che l’affetto della gente resta notevole. Questa non era certo una delle trasferte più agevoli”.

Obbedio in carriera ha raggiunto la soglia delle 533 apparizioni tra i professionisti. Critico il suo giudizio sull’attuale Lega Pro: “I regolamenti impongono di fare giocare gli under e questo incide molto: il livello tecnico è notevolmente più basso rispetto al passato. Io sono totalmente contrario anche in base alla mia esperienza di giocatore. Ai miei tempi non c’erano queste imposizioni e c’era molta più qualità. Ed i giovani bravi giocavano lo stesso. Adesso paletti e normative creano soltanto false illusioni. Alcuni di questi under l’anno prossimo non giocheranno in Lega Pro e neanche in D, perché tra i Dilettanti saranno fuori quota e faranno fatica a restare nel mondo del calcio”.

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