Il grande protagonista della sfida del “Franco Scoglio” è stato indubbiamente il match-winner Marco Piccinni, che ha poi commentato con franchezza e simpatia l’andamento di una gara nella quale la Fidelis Andria è stata più forte di ben sei assenze: “Infortuni e squalifiche non contano quando hai in squadra dei ragazzi giovani con tanta voglia, come i miei compagni. Matera, Paterni e Bollino hanno fatto un’eccezionale partita di sacrificio. La squadra ha risposto alle critiche con un carattere che non immaginavo: hanno davvero gli attributi. Ne siamo venuti fuori ed adesso possiamo preparare con maggiore tranquillità il derby con il Foggia”.
Il gol partita lo ha siglato sfruttando un clamoroso “buco” della retroguardia peloritana: “La stessa identica palla mi è arrivata la settimana scorsa. Anche in quel caso il difensore ha mancato la deviazione proprio all’ultimo ed io ci sono arrivato molto scoordinato. Ho ripensato a quell’episodio e mi sono detto che questa volta dovevo coordinarmi al meglio, confidando che nessuno ci sarebbe arrivato e che in caso, se mi andava male, avrei solo fatto una figuraccia! Ho realizzato invece una bella rete, che dedico a me stesso, alla mia famiglia ed allo staff medico”.
Ha impressionato la tenuta degli ospiti, che sembravano avere più cartucce a disposizione: “La condizione atletica l’abbiamo sempre avuta. Semplicemente non ci ha girato bene per un certo periodo. Contro l’Akragas abbiamo giocato a porta romana e poi abbiamo incassato due reti in contropiede. Purtroppo non sempre paga perché se le partite si vincessero soltanto con la brillantezza, con questi ragazzi che corrono così, oggi saremmo stati primi in classifica!”.
Il finale arrembante dell’ACR ha fatto scorrere qualche brivido lungo la schiena del centinaio di supporters al seguito ma Piccinni non ha mai tremato: “Avevo grande fiducia nella nostra difesa. Per noi parlano i numeri: abbiamo incassato appena 15 reti, siamo una delle squadre più forti del girone in fase difensiva (la migliore a pari merito con il Cosenza, ndc). Abbiamo attaccato con intelligenza e creato quattro o cinque occasioni nitide. Agevolati anche dall’immediato vantaggio, siamo ripartiti in contropiede ed attuato un pressing alto. Era la partita che volevamo fare”.
Il terreno di gioco in condizioni non ottimali paradossalmente ha penalizzato più elementi tecnici come Gustavo che i pugliesi: “Siamo abituati a giocare su fondi particolari, sui quali non si può controllare il pallone. Sinceramente ci aiuta la confidenza con il nostro campo, sul quale il pallone rimbalza davvero male!”.
Entrambe le sfidanti vantano un buon margine sulla zona play-out e da Piccinni arriva l’augurio in vista del rush finale di stagione: “Il Messina ha un punto in più di noi e sinceramente speriamo di agganciarlo perché abbiamo presentato un ricorso per riavere il punto di penalizzazione che ci è stato inflitto in precedenza. Spero ci salveremo entrambe anche perché una città come questa chiaramente non può militare in categorie inferiori. Auguro quindi anche a loro di tirarsi fuori dalla lotta salvezza”.