La quinta e ultima tappa, ricavata attorno alle strade cittadine di Doha, non ha mutato la classifica generale del Tour of Oman. Vincenzo Nibali ha mantenuto la maglia di leader, conquistando la settima edizione della corsa saudita, diventando il primo italiano a vincerla. Lo “squalo dello Stretto” ci era già andato vicino nel 2012, quando conquistò il secondo posto, preceduto di pochi secondi dallo sloveno Peter Veilts. La quinta ed ultima frazione si è conclusa allo sprint e a vincere è stato il norvegese Alexnadre Kristoff.
La corsa – La vittoria di Nibali si è materializzata nelle terza tappa, quella con arrivo a Green Mountain. Sulle durissime pendenze della montagna simbolo del Tour of Oman, lo “Squalo dello Stretto” è riuscito a fare la differenza rispetto a tutti gli avversari. In precedenza le buone sensazioni di Nibali si erano evidenziate già nella prima tappa, con il portacolori dell’Astana battuto solo da Edvald Boasson Hagen.
Impressioni – Dopo il ritiro di due settimane fa in Spagna, nessuno credeva a un Nibali così pimpante. Il lavoro fatto a Calpe è stato intenso e nessuno, forse neanche lo stesso Nibali, si aspettava di smaltire la fatica così in fretta. Questo successo è un buon punto di partenza. Nessuno, però, si illuda: il Giro d’Italia è ancora lontano e tante sono le variabili in gioco.