E’ giusto cambiare allenatore? Questo è l’eterno dilemma del calcio, che si divide nei casi di squadre che non hanno risolto i loro problemi e quelle che invece, passando ad una nuova guida tecnica, hanno cambiato marcia. Cambiare a volte è semplicemente necessario, lì talvolta ci può essere la svolta della stagione. Così è stato per il Barcellona Pozzo di Gotto, che aveva racimolato appena 2 punti in 7 giornate, poi diventate 8, ma che adesso è lì, a lottare per quel sogno chiamato playoff.
Benedetto Granata non ha portato idee nuove, ma tranquillità ad una squadra capace di una rimonta che ha dell’incredibile: “I ragazzi stanno facendo benissimo, fare i playoff sarebbe un sogno che questi ragazzi meriterebbero di vivere. Quando ho accettato l’incarico conoscevo il potenziale della squadra, sapevo le caratteristiche di qualche giocatore ed ero consapevole che il loro potenziale era nettamente superiore rispetto a quella che era la classifica di quel momento. C’era grande voglia di crescere e di migliorare, mentre da un punto di vista tattico ho cambiato veramente poco, apportando solo qualche modifica al centrocampo”.
Un crescendo in modo costante e continuo: “Non credo che ci sia stata una partita della svolta in particolare. La svolta l’hanno data i ragazzi con la loro abnegazione ed il loro impegno giorno dopo giorno per cercare di migliorare domenica dopo domenica. Affrontiamo ogni partita a viso aperto e questo ci ha dato grande tranquillità”.
Nonostante la classifica induca a sognare, il monito di Granata ai suoi ragazzi rimane quello di guardarsi le spalle: “Questo lo dico sempre ai ragazzi, è giusto sognare i playoff ma la classifica è molto corta, in due partite puoi dilapidare mesi di lavoro rimettendo tutto in discussione. Quindi va bene sognare, ma non bisogna mai staccare la spina”.